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Per gli appassionati di jailbreak, questa settimana è stata sicuramente molto fruttuosa, perché grazie ad un exploit scoperto dal team Pangu sono già state rese disponibili ben tre diverse modalità per effettuare il jailbreak di iPad.
Una di queste è quella classica, che vi abbiamo spiegato circa una settimana fa e che permette di eseguire il jailbreak con il computer; la seconda è quella via Safari, di cui non metto il link perché tanto Apple l’ha già bloccata.
La terza, che vi spieghiamo oggi, è quella che si basa sull’utilizzo di un programma inglese, Cydia Impactor. Le regole sono le stesse (il jailbreak è semi-tethered e i dispositivi compatibili sono quelli che vanno dall’iPad 4 in poi) ma il procedimento è differente, ed è il seguente.
Al termine di quest’ultimo passaggio il dispositivo sarà jailbroken, anche se ogni volta che riavvieremo l’iPhone dovremo ripetere gli ultimi due passaggi per installarlo nuovamente, come succedeva per le altre versioni, perché essenzialmente il jailbreak è lo stesso.
La differenza è che la procedura, in questo modo, è più facile e veloce per cui è consigliata rispetto a quella che vi avevamo proposto la scorsa settimana.
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