IPTV e Pezzotto, è la fine di un’Era: ora c’è un RoboCop che ti bracca in rete e ti identifica in pochi minuti | Se lo usi ora sei spacciato
E’ tutto pronto, le armi a disposizione dell’AGCOM sono molteplici e verranno tutte utilizzate contro IPTV e il pezzotto.
Arriva il robot anti pezzotto, una piattaforma appartenente a Piracy Shield che avrà il ruolo di bloccare i siti che diffondono materiale audiovisivo in maniera illecita.
L’era dello streaming illegale di partite ed eventi sportivi è finalmente finita. A pensarci sarà la nuova piattaforma munita di un robot particolare che avrà il ruolo di bloccare tutti i siti che diffondono materiale in modo illecito.
In generale, parliamo di eventi sportivi live, soprattutto le partite di calcio. La piattaforma è quasi giunta al passo definitivo. Ci sono stati vari ritardi, infatti tali controlli dovevano partire con il match Juventus-Napoli ma, a causa di alcuni problemi organizzativi, non è stato possibile avviare la missione di bloccaggio delle partite diffuse illecitamente.
Una volta definiti i requisiti tecnici e operativi, finalmente Piracy Shield potrà iniziare la sua missione. Ma quali saranno le sue modalità di azione? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
Il robot anti pezzotto è finalmente attivo
Quando parliamo di robot anti pezzotto, facciamo riferimento in particolare ad un sistema che ha il compito di oscurare i siti pirata nell’immediato (o almeno entro i fatidici 30 minuti) per evitare che questi possano diffondersi tra i vari utenti che ne fanno uso. In che modo il robot viene a conoscenza della diffusione di siti pirata? Sono stesso i titolari dei diritti a segnalare l’attività illecita e, dall’altra parte, spetta all’AGCOM dare il via alle operazioni di controllo dando il via all’operatività della piattaforma Piracy Shield.
I requisiti della piattaforma anti pirateria
A decidere il ruolo e le funzioni della piattaforma che ha il compito di bloccare la visione illecita di eventi sportivi, sono state varie figure. Al tavolo tecnico anti pirateria convocato dall’AGCOM, riunitosi lo scorso 7 settembre, ci sono state varie figure. Tra queste i rappresentanti del ministero delle Imprese, la Polizia postale delle principali associazioni per il contrasto alla pirateria e per la tutela del diritto d’autore, la Guardia di Finanza. Tutte queste figure collaboreranno per garantire l’avvio e il corretto funzionamento della piattaforma. Le emittenti che quindi lavoreranno contravvenendo alla legge e al diritto d’autore, ci saranno importanti conseguenze, una imminente ovvero il blocco della visione entro i 30 minuti e, dall’altra parte, le denunce penali con tutte le conseguenze annesse.