IPTV e pezzotto: da questa data se vi beccano sono guai seri anche per voi utenti | Staccatelo subito o rischiate queste conseguenze
Streaming illegale di partite sempre più vicino alla sua fine. AGCOM ha deciso, dal 7 dicembre cambieranno molte cose.
Istituito il blocco per i flussi illegali entro 30 minuti dalla visione. La legge Caivano parla chiaro. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Importanti novità in arrivo per quanto riguarda la situazione IPTV e pezzotto. Agcom negli ultimi giorni si è pronunciata affermando l’imminente decisione che verrà messa in atto il 7 dicembre 2023.
Data quasi strategica perché il giorno successivo si svolgerà una delle sfide calcistiche più attese di sempre, lo scontro tra Juventus e Napoli.
Sarà proprio in quel giorno che ci sarà massimo controllo sulle varie piattaforme streaming online. I siti illegali infatti verranno bloccati entro i 30 minuti dall’individuazione da parte delle autorità competenti.
IPTV e pezzotto: cosa accadrà il 7 dicembre?
Finalmente la lotta contro la pirateria inizia a dare i risultati sperati. Si è visto come, secondo varie stime ben accertate, la pirateria nel campo delle partite di calcio abbia causato dei danni davvero incredibili. Si parla di circa 350 milioni di euro, la cifra indica chiaramente il danno che la pirateria online ha arrecato al calcio italiano nell’ultimo anno. Questo risvolto così negativo ha portato le principali associazioni, AGCOM per prima, a dover intervenire nell’immediato per bloccare eventuali danni. Per questo si è deciso di creare una vera e propria squadra operativa che blocchi gli indirizzi IP illegali nel minor tempo possibile, consentendo alle autorità competenti di risalire alle persone che fruiscono illecitamente di tali contenuti. Quello che accadrà il 7 dicembre è quindi individuare e bloccare quanti più tentativi di frode nel campo straming possibili.
Cosa rischia chi veicola contenuti illegali
In base al decreto legge Caivano, dal 7 dicembre verrà messa in funzione la piattaforma per bloccare i siti che trasmettono illegalmente le partite in streaming. Ma cosa rischia chi trasmette tali contenuti? Secondo quanto si può comprendere dal DL, sono previsti fino a 3 anni di reclusione e multe molto salate fino a 5.000 euro per chi invece li guarda. Ad esprimersi sulla gravità della situazione è anche il presidente della Federazione Audiovisivi e Multimediali, Federico Bagnoli che afferma: “Siamo davanti a un fatto storico nella lotta alla pirateria audiovisiva e sportiva, fenomeno architettato e promosso da vere e proprie mentalità criminali”. Insomma, si tratta di un fenomeno che sicuramente avrà creato innumerevoli danni e che, forse, questa legge potrà eliminare una volta e per tutte.