iPad Pro da 9,7 pollici ha la Apple SIM integrata: ecco cos’è e come funziona
[adrotate banner=”1″]
Una delle innovazioni, magari passate un po’ in sordina, del nuovo iPad Pro “piccolo”, insomma quello appena uscito da 9,7 pollici, è la Apple SIM integrata. Già da qualche tempo avevamo sentito parlare di Apple SIM (anche se in Italia ancora non c’è), una SIM non legata ad un operatore telefonico che permette di ospitare piani virtuali di tutti gli operatori, senza doverla fisicamente cambiare. Di tutti gli operatori, chiaramente, non italiani.
La Apple SIM integrata, in pratica, è la stessa cosa, solo che si tratta di una scheda presente all’interno dell’iPad e non estraibile, utilizzabile in alternativa alla classica Nano SIM di cui comunque l’iPad nuovo è dotato.
In pratica, se io compro un iPad Wi-Fi + Cellular (la connettività mobile è una cosa indispensabile comunque), per navigare in internet dall’Italia avrò la SIM dell’operatore telefonico che ho scelto, da inserire all’interno, come abbiamo sempre fatto in passato. Tuttavia, dall’app Impostazioni potrò smettere di utilizzare quella SIM, pur senza estrarla, ed iniziare ad utilizzare la SIM virtuale, per la quale troverò alcuni piani degli operatori. I piani al momento disponibili sono due, fanno veramente ridere (sono rosicatissimi) e funzionano solo in Inghilterra, per cui comunque non possiamo attivarli dal nostro paese, o meglio possiamo pagare ma poi non funzionerebbero; chiaramente sono piani (si ipotizza) di esempio, ma se in futuro altri operatori aderissero a questa possibilità potremmo in futuro avere dei dispositivi senza SIM, una cosa non proprio da buttare (visto che poi le SIM vanno cambiate, di tanto in tanto, e vanno pagate nuovamente).
Le possibilità di un sistema del genere sono interessanti: se, ad esempio, vediamo un’offerta dati più interessante proposta magari da Wind piuttosto che da TIM, unicamente dalle impostazioni potremo cambiare operatore in un attimo, per poi cambiare operatore nuovamente quando vorremo senza dover aspettare i due giorni canonici che devono passare: un ottimo modo per gestire al meglio i nostri abbonamenti, e soprattutto per creare concorrenza, che abbasserebbe anche i prezzi delle connessioni e delle offerte di telefonia.
Ma, purtroppo, c’è ancora da aspettare.
[adrotate banner=”2″]