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La casa di analisi statunitense NPD ha sviluppato di recente un’analisi secondo la quale l’iPad ha visto vertiginosamente aumentare la propria diffusione nel mercato informatico e il computer ha visto altrettanto gravemente scemare le proprie vendite. Fatto sta che la NPD ha chiarito che l’aumento di vendite dell’iPad non è assolutamente la causa del calo dei computer (come si era detto in precedenza), facendo così venir meno un luogo comune che iniziava a spopolare di recente.
Tale dato è sviluppato tramite una statistica che afferma come il 75% degli acquirenti dell’iPad abbia dichiarato che il tablet funge da completamento ad un personal computer e non una sostituzione. Infatti l’acquisto del tablet Apple come variante al computer è stato segnalato solo dal 15% degli acquirenti: numeri bassi che fanno intendere la stessa natura dell’iPad, componente aggiuntivo all’attività informatica dell’utenza e non oggetto suppletivo ad un computer, come si voleva lasciar presagire e intendere.
La causa del calo delle vendite quindi per la NPD è rappresentato dal boom avuto di recente con l’arrivo di Windows 7 e la vendita dei notebook, che ha spopolato eccessivamente. Indubbiamente dopo un grande picco di vendite, il calo era prevedibile e cercare un capro espiatorio nell’iPad, che attualmente è il prodotto informatico più venduto e più in voga, era la più semplice delle mosse.
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