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Dobbiamo essere sinceri: il “nuovo” iPad Mini 3 è stata la delusione del keynote Apple del 16 Ottobre, questo perchè alla fine si tratta di un iPad Mini 2 con il Touch ID e la colorazione inedita Gold.
Avete letto bene: stavolta Apple non ha fatto chissà quali grossi sforzi nell’aggiornare l’hardware interno dell’iPad Mini, e l’unica grande novità è la presenza del lettore di impronte digitali Touch ID, lo stesso dell’iPhone 5S, iPhone 6, iPhone 6 Plus e del “fratello maggiore” iPad Air 2.
Come sottolineato dai colleghi del sito The Verge nella loro recensione, il design dell’iPad Mini 3 è rimasto praticamente lo stesso dei precedenti modelli. La cosa non ci deve affatto sorprendere, visto che ci troviamo di fronte ad uno dei tablet più compatti e belli da vedere sul mercato. La portabilità è uno dei suoi punti di forza, e può rappresentare la scelta ideale per chi cerca una via di mezzo tra uno smartphone da 4-5 pollici e un tablet PC da 10 pollici.
Ma se il design continua a convincere, la stessa cosa non si può dire del prezzo e delle caratteristiche hardware: i componenti interni infatti sono rimasti gli stessi dell’iPad Mini 2, e l’unica aggiunta è il Touch ID. Tutto il resto è identico: memoria RAM di 1 GB, chipset Apple A7, coprocessore M7, fotocamera da 5 Megapixel. La stessa Apple non si è mostrata molto interessata al prodotto, tanto che ne sono stati dedicati appena 4 minuti durante il keynote.
Ha senso spendere 399 euro per il modello Wifi da 16 GB, già disponibile per la vendita in Italia, quando a 299 euro possiamo trovare l’iPad Mini 2 con le stesse caratteristiche, tranne il Touch ID? I redattori di The Verge non si sentono di consigliare l’acquisto: 100 euro in più soltanto per il Touch ID non è una cosa sensata.
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