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Come ormai da tradizione, gli esperti del sito iFixit si sono divertiti a smontare pezzo per pezzo il nuovo iPad Mini di seconda generazione con Retina Display, e non sono mancate delle scoperte senza dubbio interessanti.
Prima di tutto, il design: nonostante il cambio dei componenti interni, la disposizione dell’hardware è rimasta pressochè invariata rispetto alla prima generazione. Come dice un detto “se una cosa funziona, perchè cambiarla?“.
Come molti di voi già sapranno, l’hardware dell’iPad Mini 2 è praticamente identico a quello dell’iPad Air, salvo eccezione per il Retina Display che ha una diagonale da 7.9 pollici invece che 9.7 pollici. Una volta aperta la scocca, i ragazzi di iFixit hanno scoperto che il tablet condivide con il “fratello maggiore” non solo il chipset Apple A7 e il coprocessore M7, ma anche i chip della memoria RAM, quelli della memoria NAND Flash, l’antenna Wifi e gli amplificatori integrati. Il processore comunque è l’APL0698 a 1,3 GHz, mentre quello dell’iPad Air è l’APL5698 a 1,4 GHz.
Il display ad altissima risoluzione è stato prodotto da LG Electronics, tuttavia alcune unità dell’iPad Mini 2 dovrebbero avere lo schermo prodotto da Sharp oppure da Samsung. La batteria ha una capacità aumentata da 24.3 Wattora, ma l’autonomia è rimasta la stessa in quanto l’iPad Mini 2 consuma più energia rispetto al primo modello.
Infine, la domanda che molti stavano aspettando: l’iPad Mini 2 è facile da riparare? Purtroppo no. Gli esperti di iFixit hanno deciso di dare il voto di 2 su 10 per quanto riguarda la riparabilità del tablet. Troppi adesivi, colle e viti nascoste. Roba da far impazzire chi non ha una certa pratica nello smontaggio dei dispositivi elettronici.
Vi ricordiamo che il nuovo iPad Mini 2 è già disponibile per la vendita in Italia, ad un prezzo di partenza di 389 euro IVA compresa nella versione Wifi con 16 GB di memoria.
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