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Come da recenti indiscrezioni, la casa di Cupertino ha da poco avviato negli USA la produzione del chipset Apple A7 di nuova generazione, presente non solo all’interno dell’iPhone 5S, ma anche nei tablet iPad Air e iPad Mini 2 con Retina Display.
In stretta collaborazione con Global Foundries, Apple ha deciso di avviare nello stato di New York la produzione del chipset Apple A7 a 64 bit, essenzialmente per due motivi: cercare di allontanarsi sempre di più da Samsung, e al tempo stesso migliorare la disponibilità dei nuovi iPhone e iPad (i ritardi al lancio erano dovuti proprio al nuovo chipset).
Ironia della sorte, Apple si è dovuta comunque rivolgere a Samsung per quanto riguarda la realizzazione della Fab 8 a Malta (stato di New York). Ecco cosa scrive il quotidiano The Times Union a tal proposito:
“Un piccolo team di Samsung verrà alla Fab 8 con i progetti per ricreare i chip Apple. Samsung aiuterà GlobalFoundries a mettere su il processo produttivo presso la Fab 8 in cui avverrà la produzione vera e propria. Non è chiaro se il processo avrà inizio prima che il centro di sviluppo da 2 miliardi di dollari della GlobalFoundries sia stato completato. E non è chiaro neppure se la GlobalFoundries produrrà i chip per Samsung o se direttamente per Apple come cliente; in quest’ultimo caso, Samsung aiuterebbe a impostare la replica delle operazioni di quel che fa ad Austin. In ogni caso, il cliente finale resta Apple.”
C’è da dire che Samsung ha un know-how enorme in termini di progettazione e produzione di chipset di ogni genere, e per questo motivo siamo convinti che Apple non riuscirà ad allonanarsi in maniera definitiva dal rivale sud coreano. Ma forse ai vertici della Mela basta diventare un po’ meno dipendenti da Samsung. Che ne pensate?
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