Il riconoscimento vocale Siri arriva su iPad, ma perde la voce
Era ormai questione di poco tempo: come preannunciato qualche giorno fa, alcuni sviluppatori sono riusciti ad effettuare il porting dell’applicazione Siri su iPad grazie al Jailbreak.
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Come previsto da tutti, l’iPad è in grado di avviare senza problemi il software avanzato di riconoscimento vocale, segno che Apple ha preferito rendere disponibile Siri esclusivamente per l’iPhone 4S soltanto per spingere le vendite del nuovo modello di iPhone, il quale, se privato dell’esclusività di Siri, avrebbe avuto come novità soltanto la fotocamera da 8 Megapixel e l’antenna migliorata (caratteristica che doveva esserci da subito sull’iPhone 4, evitando così il problema di ricezione dell’AntennaGate).
Il fatto più interessante è che Siri gira sul primo iPad con Jailbreak, segno che non è richiesta una grande potenza d’elaborazione dei dati come invece volevano fare intendere i dirigenti di Apple. L’iPad infatti è basato sul chipset Apple A4 single core (lo stesso di iPhone 4 e iPod Touch di quarta generazione), mentre l’iPad 2 ha l’Apple A5 dual core, lo stesso di iPhone 4S.
L’unico problema, che probabilmente verrà risolto tramite qualche trucco, è che Siri su iPad attualmente è muta: come già saprete, l’applicazione di riconoscimento vocale contatta i server Apple per l’elaborazione dei dati, e ovviamente tali server sono autorizzati a gestire soltanto le operazioni provenienti da iPhone 4S.
Non appena ci saranno aggiornamenti a riguardo, ve lo faremo prontamente sapere.
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