Il nuovo traguardo dell’IA è in ospedale: basta una radiografia e scopre tutto di noi | Se il risultato è inaspettato dovresti farti visitare immediatamente
L’intelligenza artificiale in campo medico ha fatto passi da gigante in pochissimo tempo, dando vita a robot capaci di operare chirurgicamente con altissima precisione e a sistemi di diagnosi dotati di un’avanzata tecnologia.
Gli studi che portano avanti la creazione e la sperimentazione di strumenti sempre più utili sono diventati ormai estremamente efficienti, tanto che si è arrivati allo sviluppo di un’AI capace di individuare molto in anticipo alcune malattie.
Per la precisione, un team della Osaka Metropolitan University del Giappone è riuscita a programmare un’AI che è in grado di riconoscere l’età delle persone che si sono sottoposte a dei test e l’accuratezza della sua previsione ha strabiliato tutti i partecipanti e le personalità scientifiche.
Grazie ad essa infatti è stato possibile riconoscere i casi in cui erano presenti delle malattie croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, l’ipertensione o l’iperuricemia. Per arrivare a conoscere l’età di un individuo, i ricercatori hanno fornito all’AI molti esami radiografici.
Dal 2008 al 2021 l’addestramento del programma ha richiesto oltre 100 mila radiografie appartenenti ai tanti volontari che hanno acconsentito all’uso del proprio materiale personale per lo sviluppo dell’AI. Secondo i risultati, che sono stati pubblicati su The Lancet Healthy Longevity, la stima dell’età spesso nascondeva una problematica molto poco evidente.
Come l’Intelligenza Artificiale è in grado di riconoscere le malattie
Come riferito dagli autori dello studio, il compito dell’AI è stato quello di associare un’età alla radiografia e: “Più la stima dell’AI era alta rispetto all’età cronologica dell’individuo, maggiore era la probabilità che fosse malato“.
Scoperte e studi di questo tipo si rivelano davvero essenziali nell’ambito delle diagnosi precoci, tanto che con esse è possibile riconoscere non solo l’aspettativa di vita delle persone, ma anche la probabilità di sopravvivere a una particolare malattia. Tali novità risultano essere particolarmente utili specialmente per i casi di malattie oncologiche, le quali possono essere trattate con successo quasi esclusivamente nel momento in cui si riesce ad ottenere una diagnosi precoce.
Il modello studiato dal team giapponese continuerà la fase di test ancora per qualche tempo ma si ha un’alta speranza che macchine di questo tipo potranno presto essere presenti in tutto il mondo, offrendo nuove speranze anche a tutte quelle persone che difficilmente riescono avere accesso a valutazioni mediche complete, sia per complicazioni legate agli aspetti economici, sia per la scarsità di posti liberi nell’ambiente pubblico.