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L’11/09 di mattina alla trasmissione IoReporter, in onda su Sky Tg24, è stata intervistata Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione Universistà e Ricerca, nel corso della puntata si sono affrontati vari argomenti, e fin qui tutto normale..vi chiederete allora, dov’è il problema? Ebbene la “gaff”, se cosi si può dire, è stata fatta dalla Gelmini nel momento in cui l’intervistatore le ha chiesto se possedesse un’iPad, la risposta da parte del ministro non è stata un banale “SI”, ma l’articolazione della stessa ha scaturito non pochi problemi. Vi riporto di seguito i passi più salenti della risposta della Gelmini:
« Io sono grata a chi ha inventato l’iPad, perché obiettivamente è diventato uno strumento di lavoro insostituibile e molto pratico. Tra l’altro è di facile utilizzo e consente, soprattutto per chi si sposta, viaggia, di avere un bagaglio più leggero. […] Leggo la posta, oramai ho un’agenda elettronica. Lo utilizzo per le agenzie, anche i siti dei giornali. Insomma, la rassegna stampa oramai non è più cartacea ma è sull’iPad. » [Mariastella Gelmini – SkyTg24 IoReporter – 11.09.2010]
Sappiamo tutti come il device di Jobs abbia modificato la quotidianità dei suoi possessori, tuttavia da parte di un ministro della Repubblica mi sarei aspettato un excursus più generico sulla nuova tecnologia che stà prendendo piede, anche nei banchi universitari, del mondo Tablet e non solo dell’iPad. Sembra quasi che Mariastella Gelmini abbia voluto esprimere tutta la sua gioia nell’utilizzo dell’iPad tanto da dimenticarsi quello che legge vieta:
« La legge vieta qualsiasi “camuffamento” di un messaggio pubblicitario sotto sembianze diverse allorché la dissimulazione della natura pubblicitaria del messaggio sia di per sé idonea ad indurre in errore il destinatario, pregiudicandone il comportamento economico. » [ TAR Lazio, I^, 19.6.2003 n.5450]
Nella speranza che la Gelmini ci segua e risponda personalmente, voi cosa ne pensate? La decantazione ipaddista del ministro è stata una semplice ed innocente oltre che leggittima espressione personale, oppure una forma di pubblicità occulta dell’iPad?
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