Il 30% delle migliori app per iPad e iPhone non esistono per Android

app

[adrotate banner=”1″]

Una recente ricerca effettuata dalla società di analisi Canalys sulle 50 migliori applicazioni gratuite e a pagamento presenti nell’App Store Apple rivela che il 30% di quest’ultime non compare nel Play Store Google, mentre il 18% è disponibile su dispositivi Android ma non è ottimizzato per le dimensioni di un tablet.

La ricerca Canalys mostra che gli sviluppatori non sono interessati a progettare applicazioni per tablet Android così come avviene per iPad. Solo il 52% delle app più popolari, infatti, è presente ed ottimizzato nel Play Store. “Molto semplicemente, la progettazione di app di alta qualità per tablet Android non rientra tra le priorità di molti sviluppatori” ha detto l’analista Canalys Tim Shepard. “Ci sono più di 375.00 applicazioni nell’App Store Apple pensate per utenti iPad, a fronte di una piccola frazione del Play Store Google – poche decine di migliaia”.

Canalys consiglia al colosso dei motori di ricerca di lavorare di più per invogliare gli sviluppatori a rafforzare l’ecosistema di app prima che i consumatori siano delusi dalla scarsa offerta di software per i propri tablet. Google ha bisogno di “conquistare la fiducia dei consumatori“, partendo magari dal facilitare la registrazione di una carta di credito. Più soldi saranno disposti a spendere i consumatori, più volentieri gli sviluppatori si concentreranno sulla creazione di app di buon qualità. Questi ultimi infatti, prosegue l’indagine, devono sapere che lo Store Google possa rappresentare un investimento solido per i propri prodotti.

“Per le applicazioni tablet in particolare, Google dovrebbe andare più in là attraverso modifiche al Play Store per assicurarsi che i prodotti di alta qualità e ottimizzati siano messi in evidenza, a vantaggio dei consumatori, e dovrebbe premiare gli sviluppatori che investono tempo e risorse nella costruzioni di questi software” ha detto Shepard.

Le 50 migliori applicazioni gratuite e a pagamento per iPad e iPhone sono riportate in queste tabelle a cura di Canalys.

[adrotate banner=”2″]

[via]