Il metodo IKEA ispira anche nell’automotive: la startup svedese Luvly sta preparando la sua micro-car di facile assemblaggio. I pezzi prodotti vengono spediti in maniera separata e poi assemblati in un centro finale. Da qui arrivano al cliente nel giro di pochi giorni. Ecco le caratteristiche della micro-car.
Il settore automobilistico si sta preparando a grandi rivoluzioni. Gli investimenti nel settore elettrico e i piani europei per sospendere l’utilizzo dei motori a combustione sono due tematiche da non sottovalutare nello scenario continentale e, di conseguenza, mondiale. Ad oggi, infatti, tutte le grandi case di produzione automobilistica gravitano attorno a grandi centri deputati all’assemblaggio di motori che girano con combustibili fossili. Nei prossimi anni certamente assisteremo a grosse novità in questo senso.
L’elettrico, d’altro canto, continua la sua sfida cercando di fare breccia nel cuore degli automobilisti di tutto il mondo. Nonostante le difficoltà imposte da infrastrutture spesso inadeguate al suo utilizzo, le proposte non mancano. L’ambito delle mini car – anzi, micro-car – sta per registrare l’arrivo sul mercato di un competitor con una filosofia ben precisa che già in passato è significata successo. La startup si chiama Luvly, che deriva da Light Urban Vehicle, ed è svedese. Esattamente come IKEA.
La novità apportata da questa vettura non sta tanto nelle sue caratteristiche, che tutto sommato ci riportano un modello abbastanza standard. Piuttosto, l’innovazione di Luvly O è il metodo di produzione che lo precede. La filosofia svedese è ben segnata da IKEA, elementare ed efficientissima: io ti fornisco i pezzi, tu assembli il mobile a casa. Ovviamente, assemblare un’automobile con strumenti fai da te non è sembrata una buona idea nemmeno agli amici scandinavi. Il funzionamento sarà il medesimo, ma si fermerà uno step prima rispetto alla consegna finale.
In poche parole, i pezzi verranno spediti dal luogo di produzione attraverso pacchi simili all’azienda di mobili e fatti convogliare in centri di assemblaggio che uniranno i pezzi prima della consegna. Non ci sarà bisogno di saldare nulla, e, anzi, la struttura della mini-car sembrerà quella di un LEGO: secondo la logica modulare dell’assemblaggio, i pezzi si possono intercambiare e modificare a piacimento, garantendo un’ampia personalizzazione del veicolo. Lunga 2,70 metri, pesa meno di 400 kg e arriva ai 90 km/h, con due batterie che garantiscono 100 km di autonomia. Il prezzo finale sarà di 10mila €. Sarà davvero rivoluzione?