Il gigante svedese degli arredi IKEA ha pubblicato un cortometraggio geniale sulle sue polpette: volano le candidature lavorative. Con un fare ironico e simpatico, IKEA ha voluto presentare una nuova tecnologia dietro la creazione di polpette a base vegetale, utilizzando nella sperimentazione il feedback di alcuni candidati. L’obiettivo è quello di riportare l’immagine di un’azienda attenta agli sviluppi tecnologici.
La nostra società al giorno d’oggi si ritrova a dover assorbire alcuni mutamenti di portata epocale. I nuovi strumenti che possediamo, infatti, sono in grado di modificare profondamente tantissimi aspetti della nostra quotidianità. L’introduzione sempre più massiva di robot e intelligenza artificiale avrà di sicuro delle conseguenze concrete su vari ambiti produttivi, come d’altronde accade già da tempo.
Molti lavori spariranno, con ogni probabilità, mentre altri saranno costretti a cambiare. Come sottolineano alcuni esperti, saranno probabilmente i lavori che contemplano una serie di skill sociali differenti a sentire meno l’influenza delle innovazioni. Se immaginiamo altri ambiti come l’insegnamento o quello dello sviluppo di codice, invece, gli stessi palesano molti rischi. Per ora, però, viviamo in un’epoca di intermezzo, una fase in cui tecnologia e apporto umano hanno una profonda necessità l’uno dell’altra e viceversa. Se ci chiedessero di pensare all’azienda tecnologica per eccellenza, di sicuro non citeremmo IKEA. Eppure, la casa dei mobili si Smaland ha voluto sparigliare le carte.
L’anno scorso, infatti, IKEA ha dato il via ad una campagna chiamata Taste the Future. All’interno del progetto era prevista la produzione di un cortometraggio. I protagonisti? I candidati per oltre 150 posizioni tecnologiche in giro per il mondo. Così, per dare un’immagine coerente con la corsa allo sviluppo, l’azienda svedese ha pensato di invitare i candidati in un colloquio a pranzo, offrendogli come pasto una polpetta a base vegetale stampata in 3D.
I protagonisti si sono trovati spiazzati di fronte alla proposta. Come alcuni di questi hanno affermato, la trovata ha fornito un’idea totalmente diversa dell’azienda. Il tutto è stato registrato e il cortometraggio che ne è uscito ha vinto il Leone di bronzo al Festival di Cannes, oltre ad altri premi in ambito comunicativo. I risultati sono stati importanti: il video su LinkedIn ha fatto quasi 5 miliardi e mezzo di impressioni, che hanno portato al boom di 5277 candidature per le posizioni di lavoro.