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Apple ha ufficialmente negato di avere cospirato con gli editori nel fissare i prezzi dei libri digitali venduti in iBook Store al fine di minare il dominio di Amazon nel settore. Natalie Kerries, portavoce di Apple ha affermato: l’accusa avanzata da parte del dipartimento di giustizia è infondata. iBook Store, fondato nel 2010 ha semplicemente rotto la situazione monopolistica di Amazon nel settore dell’editoria mondiale.
Continuando nel discorso, Natalie Kerries afferma che come Apple ha permesso agli sviluppatori di fissare i prezzi delle applicazioni vendute, allo stesso modo Apple si è comportata con gli editori, permettendo loro di fissare il prezzo di vendita di ogni copia digitale, inoltre, iBooks ha consentito all’utente di beneficiare di libri più interattivi e coinvolgenti, rompendo in questo modo il monopolio di Amazon che è durato per tutti questi anni.
In altre parole, Apple con il proprio iBooks ha ottenuto l’attuale successo grazie all’innovazione che lo store digitale ha saputo portare agli utenti, i prezzi dei libri digitali sono stati fissati dagli editori, allo stesso modo con cui uno sviluppatore di un app venduta in App Store, fissa il proprio prezzo di vendita, senza alcun accordo con Apple dietro le quinte.
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