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Una delle feature più utili introdotte da Apple con l’iPhone 6S è la presenza della funzione Hey, Siri Untethered. Si tratta di un modo alternativo alla pressione del tasto per richiamare l’assistente vocale, che è utile nel momento in cui abbiamo per esempio le mani occupate.
Questa funzione è dispendiosa, in termini di energia: su altri dispositivi, come gli iPhone precedenti e la maggior parte dei modelli di iPad, infatti, Hey, Siri è presente, ma solo in versione tethered, ovvero funziona soltanto quando il dispositivo è collegato alla presa di corrente. Infatti, per supportare un sistema del genere è necessario lasciare il microfono continuamente attivo, e il software deve stare lì ed analizzare ogni suono che sente, per capire se qualcuno abbia detto, appunto, “Hey, Siri”.
La differenza, scoperta da poco, tra il processore di iPhone 6S/7 e quello degli iPad più recenti, come l’iPad Pro, è che quelli degli iPhone hanno una parte completamente dedicata all’utilizzo di Hey, Siri, in un’ottica di riduzione dell’energia consumata; una parte del processore, insomma, fa solo quello e non pensa ad altro, ottimizzando così le risorse a disposizione.
Poiché, tuttavia, questa caratteristica non è presente nell’iPad, in nessun modello, quando si usa Hey, Siri si usano le risorse del processore comune, per cui si consuma più energia; per evitare un consumo troppo rapido della batteria, quindi, Hey, Siri Untethered non può essere attivato.
E probabilmente non lo sarà mai, nemmeno con iOS 11, almeno sugli iPad ad oggi in circolazione; non possiamo pronunciarci sugli iPad di nuova generazione, ovviamente, perché le cose potrebbero cambiare in futuro, ma per i dispositivi che abbiamo attualmente i dubbi sono pochi; Hey, Siri, non possiamo usarlo sui modello di iPad attuali.
Se, comunque, alla WWDC 17 del prossimo Lunedì, fosse presentato un nuovo modello di iPad non è da escludere che una delle funzioni su cui Apple punterà di più potrebbe essere proprio questa, per motivi di marketing.
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