Hacking Umano abbiamo creato una proteina in grado di sconvolgere profondamente il nostro cervello | Ecco a cosa serve e chi la può usare
La scienza è andata ben oltre e ha inventato una proteina così potente da apportare importanti modifiche al nostro cervello.
Grazie allo sviluppo della tecnologia abbinata al corpo umano, è stato possibile creare una proteina in grado di potenziare la memoria. Continuate a leggere per scoprire di cosa si tratta.
Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare della nuova scoperta nel campo biologico di una proteina dalle capacità incredibili. La strategia applicata viene definita “chemogenetica”, ovvero unisce la genetica alla chimica.
L’obiettivo è quello di compiere un passo in avanti per i ricercatori che saranno in grado di fare nuove scoperte nel campo della neurologia. La proteina in questione potrebbe cambiare il comportamento del cervello legato nelle funzioni di memorizzazione.
La scoperta arriva dai ricercatori dell’Università Cattolica di Roma e del Policlinico Gemelli che hanno pubblicato la ricerca per intero sulla rivista Science Advances finanziata dal ministero dell’Istruzione.
La proteina Limk1: ecco la sua funzione sulla mente umana
Secondo quanto affermato dagli studiosi e secondo anche i dati degli esperimenti, la proteina che comporterebbe importanti cambiamenti al nostro cervello è riconosciuta con il nome Limk1. Secondo quanto affermato dagli studiosi, tale proteina “ha un ruolo cruciale nel determinare la formazione dei punti di contatto tra neuroni che, potenziando la trasmissione del segnale nervoso, risultano determinanti nei fenomeni di apprendimento e memoria, un processo complesso che coinvolge modifiche a carico delle sinapsi”. Dalla ricerca si evincerebbe inoltre che la proteina in questione coinvolgerebbe anche l’ippocampo ovvero l’area neurale dei ricordi. “Poter controllare Limk1 attraverso un farmaco significa promuovere a comando la plasticità sinaptica e, quindi, i processi che da essa dipendono”.
Come Limk1 agisce sul nostro corpo
Grazie al duro lavoro degli studiosi, è stato possibile intervenire sulla proteina modificandone la sequenza e inserendo al suo interno un interruttore molecolare che consente di attivarla a comando mediante la somministrazione di un particolare farmaco a base di rapamicina. Il professor Cristian Ripoli ha spiegato che l’utilizzo sperimentale della proteina Limk1 ha determinato un significativo miglioramento della memoria sui soggetti presi in esame. Insomma, un vero e proprio grande passo in avanti nei processi applicati al campo della neurologia.