Governo, Manovra 2024: finalmente un aiuto concreto per le piccole Partite IVA di queste categorie | Il popolo riprende fiato dalla morsa delle tasse

Tra i cambiamenti più importanti presenti nella manovra 2024 compare sicuramente l’aiuto fornito nei confronti dei lavoratori con Partita IVA, ecco cosa cambia.

I lavoratori in Partita IVA in Italia son quasi 5 milioni e oltre il 97% di essi potrebbe godere di vantaggi unici derivati da questa novità creata per alleggerire le spalle dei lavoratori e per evitare l’evasione fiscale.

Quando si chiedono pareri in merito alla partita IVA, l’opinione pubblica si divide nettamente in due fazioni: quelli che supportano la scelta mettono in risalto la massima flessibilità garantita, mentre chi preferisce il lavoro dipendente punta tutta la propria tesi sulle spese eccessive e sulla mancata stabilità.

Alla base dei dubbi e delle paure vi è sicuramente il sistema di tassazione che nel tempo è cambiato, aggravando particolarmente le situazioni economiche dei piccoli lavoratori autonomi, i quali devono far fronte a spese di sostentamento considerate da tutti evidentemente eccessive.

Ciò accade per via della cattiva gestione degli acconti e dei saldi delle tasse, i quali devono essere versati in diversi momenti dell’anno e che spesso non coincidono con quanto effettivamente si può guadagnare durante l’arco dei 12 mesi.

Quali sono i cambiamenti per la partita IVA

Da quanto emerge dalle ultime notizie provenienti dal Governo, presto si potrà dire addio a uno degli incubi più grandi dei possessori di P.IVA, ovvero l’acconto di Novembre. Durante questo mese non bisognerà più pagare un’intera somma, spesso proibitiva, allo Stato, creando un’alternativa molto più accessibile per tutti gli autonomi.

Ovviamente le tasse da pagare non sparirebbero nel nulla, tuttavia il loro pagamento sarà effettuabile a partire da Gennaio 2024, garantendo così una grande possibilità ai cittadini per sistemare la propria situazione finanziaria in maniera graduale, evitando ogni desiderio e necessità di evasione.

Con la riforma fiscale, invece di pagare in un’unica soluzione l’anticipo dell’anno successivo, i lavoratori potranno ridurre il costo in un totale di sei rate che partiranno da Gennaio e termineranno a Giugno. Nonostante non si abbiano ancora delle certezze assolute in merito alla riforma, la strada intrapresa dal Governo Meloni sembrerebbe proprio essere in via di attuazione, soprattutto considerando che questo cambiamento non porterà alcuna perdita allo Stato, in quanto l’importo totale delle tasse arriverebbe in ogni caso nelle casse nazionali, anche se in un tempo leggermente più dilazionato.