Google sfida FaceTime con duo, disponibile anche per iPad!

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Con la possibilità di avere sempre internet a disposizione, le funzioni che qualche anno fa sarebbero state fantascientifiche oggi sono alla portata di tutti. È il caso delle videochiamate, per cui fu fatta una fallimentare prova una decina di anni fa sfruttando la rete telefonica (ricordate la pubblicità “Videochiamami!”, e poi le videochiamate andavano ad 1 frame ogni 3 secondi?).

Prova poi ripresa, nel 2010 con l’iPhone 4, da FaceTime, che consentiva di fare videochiamate tra gli iPhone, e solo tra gli iPhone, anche perché gli iPad a quel tempo la fotocamera non ce l’avevano. FaceTime che, comunque, ha un difetto: funziona solamente con i dispositivi Apple, obbligando gli utenti che vogliono chiamare dispositivi Android o Windows ad utilizzare, per le videochiamate, quel mangiabanda che è Skype.

In questo, Google cerca di cambiare le regole del settore proponendo Duo, un’app che permette di fare videochiamate e che è disponibile tanto su Android quanto su iOS, ovvero iPhone e iPad. Per il momento è in fase di prova, per cui è disponibile solo in America, ma massimo qualche settimana arriverà anche qui da noi.

Tra le funzioni più interessanti, oltre a quella di poter ovviamente chiamare gli amici che hanno dispositivi Android, troviamo la possibilità di decidere la qualità della chiamata in base al consumo di traffico dati che vogliamo avere.

Inoltre sarà possibile iscriverci solamente con il nostro numero di telefono (previa conferma tramite SMS) così da evitare l’iscrizione ai vari servizi, così come accade oggi con Whatsapp.

Considerando sia che le videochiamate fanno comodo anche su iPad, dove Whatsapp non c’è, sia che quest’ultimo ancora non le ha introdotte (se ne parla da tempo ma ancora non si vede nulla…), Duo potrebbe diventare un’applicazione interessante nelle prossime settimane e mesi, rimuovendo uno dei limiti, ovvero l’impossibilità di comunicare via video tra utenti iOS e Android, che da troppo tempo influiscono sull’utilizzo a 360 gradi dei nostri dispositivi.

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