Google ora ti guarda le spalle: se qualcuno vuole coglierti di sorpresa o indaga su di te lui ti avverte | Addio alle molestie e a tutti gli impiccioni
Quando si conosce una persona nuova, sempre più spesso la prima cosa che si fa è una semplice ricerca su internet per capire chi si ha davanti.
Facebook, Instagram, Linkedin e vecchi forum. Da un semplice nome nella maggior parte dei casi si possono scoprire il lavoro, gli interessi, le relazioni familiari e persino i gusti più intimi, oltre a numeri di telefono e l’indirizzo di casa.
Tutte queste informazioni presenti sul web possono essere utili in vari casi, come ad esempio quando si vuole scoprire di più su un candidato per un lavoro, o quando si vuole conoscere il passato e la personalità di un potenziale partner per un appuntamento, tuttavia l’altra faccia della medaglia non si lascia attendere.
Accedere alle informazioni pubbliche, anche se sensibili, è infatti un gioco da ragazzi, e l’azione può essere eseguita davvero da chiunque, anche dai malintenzionati e dalle persone particolarmente pericolose, tanto da rischiare che il tutto sfoci in atti persecutori, stalking e conseguente totale emarginazione delle vittime.
Non conoscere fino in fondo la quantità di materiale a proprio nome presente sul web può essere frustrante, soprattutto nel caso in cui in passato si aveva l’abitudine di prendere molto sotto gamba l’argomento della privacy e si tendeva a condividere un po’ troppo della propria vita.
Google viene in aiuto degli utenti e protegge la loro privacy
Fortunatamente, proprio nelle ultime settimane, su uno dei browser più utilizzati al mondo è presente uno strumento estremamente utile che consentirà di proteggere i propri dati personali in maniera quasi totale.
Negli Stati Uniti è infatti stato aggiunto ai servizi di Google uno strumento che si chiama “Risultati su di te” e che consente di visualizzare e conoscere la presenza delle informazioni private e di escluderle dalle ricerche web di Google Chrome. Questa tutela della privacy è estremamente utile ma è importante sottolineare che i dati personali non verranno cancellati, ma solamente rimossi dai risultati.
L’obiettivo di questa funzionalità è chiara: proteggere le vittime di doxxing, una pratica che consiste nella diffusione non consensuale di informazioni personali o private, includendo non solo foto e video (spesso intimi), ma anche nomi e cognomi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi mail e, soprattutto, numeri di carte di credito e credenziali per l’accesso ai servizi bancari.