Google acquista Bump: ecco la risposta ad AirDrop di iOS7
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Esistono sfide e battaglie che annoiano per il loro essere prolisse e potremmo riferirci a Samsung e Apple, ridotte a una lite da tribunale che si protrae in inutili ingiunzioni su chi ha copiato cosa e chi; poi esistono sfide sul campo di battaglia tra colossi che fanno scendere sul terreno i denti, i loro cavalli di battaglia, le loro forze massime, principalmente i soldi o le ricerche. E stiamo parlando in questo caso sì di Apple, ma anche di Google. Da Menlo Park, infatti, hanno lanciato subito la risposta, la controbattuta, all’arrivo di AirDrop acquistando Bump.
Ad annunciarlo è stato David Lieb, CEO e cofondatore di Bump, che con un post sul blog dell’azienda ha comunicato la vendita e il passaggio di proprietà del proprio gioiello a Larry Page: l’app è divenuta famosa nel corso degli anni in tutto il mondo grazie al suo permettere il trasferimento di file tra due device semplicemente con un tocco e nulla più, sostituendo di fatto quello che fino a 5 anni circa era la magia del Bluethoot.
La tecnologia che crea Bump è quella dell’urto, dalla quale d’altronde anche il nome l’app: attualmente è il sistema più utilizzato dai possessori di iPhone e Android per scambiarsi documenti, foto, contatti e tutto ciò che può essere trasferibile tra due device. La cifra, che non è stata ancora comunicata né da Page né Lieb, è compresa tra i 30 e i 60 milioni di dollari stando a qualche indiscrezione dell’ultima ora. Insieme con Bump Google ha acquistato anche Flock, in un pacchetto completo, così da avere anche l’app che si occupa di sharing di album fotografici. Una risposta importante all’arrivo imminente di AirDrop su iOS7 e una risposta degna di un miglioramento per Android Beam, che potrebbe iniziare a essere ancora più performante nel campo dello sharing.
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