Gli USA fabbricano la nuova arma a distruzione di massa: nasce la bomba a Gravità | Effetti di terrore e devastazione come mai avvenuti prima
Una notizia che non volevamo sentire è diventata invece assordante: gli Stati Uniti rafforzano la difesa con nuove armi nucleari di potenza inaudita
Gli Stati Uniti rinforzano la loro potenza per ‘sfidare’ in silenzio la Russia. Si tratta delle due potenze più grandi al mondo per quanto riguarda rifornimenti di armi nucleari e se Putin si è presentato ai congressi con la sua valigetta di corredo, adesso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) annuncia la sua intenzione di produrre una nuova bomba a gravità nucleare ad alto rendimento, in attesa dell’autorizzazione e dei finanziamenti del Congresso.
Si tratta di azioni botta e risposta che più che puntare ad un vero utilizzo della bomba atomica, servirebbero da deterrente, o meglio, segno di un atavico bisogno di mostrare la possibilità di predominio sull’altro. Il Dipartimento della DoD ha detto venerdì di aver cercato di creare una variante moderna della bomba nucleare a gravità B61, da denominare B61-13.
Una notizia che fa paura a tutti, a prescindere dal Continente, perché la bomba, a differenza di quella lanciata su Hiroshima alla fine della seconda guerra mondiale, può produrre esplosioni fino a 360 chilotoni, quella precedentemente sganciata dall’America aveva una resa di 16-chilotoni. Risulta quindi anche difficile immaginare quanti milioni di persone potrebbe far scomparire in pochi secondi.
Le nuove bombe nucleari e l’obiettivo degli Stati Uniti inerente alla proposta di aggiungere le B61-13 al loro armamentario
Le nuove bombe hanno l’obiettivo di eliminare lentamente le armi più vecchie delle scorte nucleari degli Stati Uniti e saranno consegnabili da aerei moderni. “L’annuncio di oggi riflette un ambiente di sicurezza in evoluzione e di crescenti minacce da parte di potenziali avversari”, ha spiegato in merito l’assistente segretario alla difesa per la politica spaziale John Plumb in una dichiarazione.
Sembra quindi che il concetto di Globalizzazione e di apertura dei confini che si era sognato a inizio secolo sia praticamente sfumato nel giro di una decina di anni, quando invece sembra tornato il dominio degli Stati sovrani che puntano tutto sulla difesa dei propri confini.
Da quando gli Stati Uniti hanno firmato il Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari nel 1968, le scorte si sono lentamente ridotte, anche se tra loro e la Russia hanno l’89% delle scorte nucleari del mondo. Secondo gli Stati Uniti, comunque, l’aggiunta di queste nuove armi non ne aumenterà il numero complessivo, perché andranno a sostituire le precedenti, dichiarazione comunque alquanto discutibile considerando che basterebbe una sola bomba di esse a distruggere gran parte del mondo.