Gli UFO esistono? Il caso del Messico tra verità e bufale che girano sui Social | Ecco cosa hanno trovato, quanto sono grandi e da dove vengono
Per la prima volta nella storia il Messico ha organizzato un convegno ufficiale sugli UFO, meglio definiti come UAP, ovvero Fenomeni anomali non identificati.
Durante questo evento hanno parlato alcune personalità di spicco della Marina statunitense, diversi divulgatori ed esperti di tutto il mondo. Tra le prove portate a sostegno dell’effettiva esistenza di esseri anomali ed extraterrestri sono stati mostrati documenti e addirittura mummie.
Il divulgatore messicano Jaime Maussan ha presentato all’audizione pubblica i resti di quelli che dovrebbero essere umani non terrestri, ovvero che non hanno avuto la stessa evoluzione dell’umanità sulla Terra. Le mummie Nazca, pur essendo state riconosciute come false dalla comunità scientifica, dovrebbero quindi rappresentare una prova tangibile che qualcosa o qualcuno, all’infuori dell’uomo, esista davvero.
“Sono esseri non umani che non fanno parte della nostra evoluzione terrestre e che, dopo essere scomparsi, non hanno avuto un’ulteriore evoluzione – ha detto Maussan – Secondo l’Università autonoma del Messico, che ha effettuato l’analisi al carbonio-14, questi esseri hanno circa 1.000 anni. In altre parole, non si tratta di esseri recuperati in navi che si sono schiantate, ma di esseri sepolti in miniere di diatomite, un’alga fossile che ha 17 milioni di anni, fitoplancton che era abbondante all’epoca e che, quando è scomparsa, si è fossilizzata”.
L’ufologo messicano Maussan Flota ha anche portato al Congresso dei video, alcuni arrivati direttamente dall’aeronautica messicana, che presentano molte anomalie che potrebbero facilmente dimostrare la presenza di UFO e alieni.
Gli alieni esistono, tutte le tesi esposte al Congresso messicano
Successivamente la parola è stata data a Abraham “Avi” Loeb, l’astrofisico capo del dipartimento di Astronomia dell’Università di Harvard, il quale sostiene che un oggetto interstellare sia arrivato sulla Terra, il famoso IM1 che, nel 2014, ha raggiunto il suolo terrestre a bordo di un asteroide largo circa mezzo metro e che presenta una lega estranea sia agli uomini che agli asteroidi conosciuti.
Ryan Graves, il pilota americano in pensione, che ha già partecipato al congresso negli USA, ha nuovamente portato la sua diretta testimonianza in merito all’esistenza si contatti con non umani, che avverrebbero più spesso di quanto si pensi.
La tesi è sostenuta anche da Julio Darwish, il quale ha affermato che il fenomeno comune può anche mettere in pericolo per i piloti, proprio come accaduto nel Mazatlàn, dove “tre aerei sono stati intercettati in volo da un UAP”.