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A qualcuno di voi sarà sicuramente capitato, in questi anni di utilizzo dei dispositivi Apple, di avere a che fare con la rottura dello schermo.
Si tratta di una situazione a cui si può riparare solo con la sostituzione, che può essere fatta in due modi: quella presso Apple, negli Apple Store, che è la soluzione più costosa, oppure tranne i riparatori di terze parti, piccoli negozi nati in questi ultimi anni proprio per sopperire ad una necessità sempre crescente degli utenti.
Tuttavia, per adesso solo per iPhone 8 e iPhone X, c’è una spiacevole sorpresa sia per chi ripara i dispositivi in modo indipendente, sia per chi si rivolge a questi servizi: alcuni utenti che hanno riparato lo schermo dei dispositivi in via non ufficiale hanno notato che il nuovo schermo non funziona se su iPhone è installato iOS 11.3. Peraltro, il problema non è dato solamente dallo schermo non originale, ma anche dallo schermo originale, se questo non è riparato presso un Apple Store; i negozi di terze parti non potranno quindi nemmeno mettere i ricambi originali Apple.
Non è la prima volta che l’azienda cerca di limitare le riparazioni di terze parti a favore delle proprie, e questo passaggio è molto importante perché potrebbe segnare il declino delle tante aziende di riparazione che, spesso, sono necessarie per utenti che non hanno un Apple Store vicino a casa e dovrebbero fare centinaia di chilometri (non è una cosa strana, in Toscana dove abito ci sono solo due Apple Store ed entrambi nella zona di Firenze) per una riparazione; alternativa, il ritiro a domicilio che oltre ad essere più lungo nei tempi è anche più costoso perché bisogna pagare il ritiro e la consegna.
In America già si discute di “diritto alla riparazione”, proprio a causa di questa novità; per adesso i dispositivi Apple interessati sono pochi, ma in futuro potrebbero diventare molti, se questa limitazione venisse estesa a tutti gli altri dispositivi Apple che usciranno nei prossimi mesi e anni.
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