Gli errori più comuni che ci distruggono la batteria: tutti li facciamo, ma ecco quali vanno evitati assolutamente
Oltre il prezzo, oltre la marca, oltre la dicotomia Android-iOS. La cura di uno smartphone è molto più seria di quanto possiamo pensare.
Partendo dal presupposto che ormai per quanto possiamo averne cura, la vita di uno smartphone è a tempo determinato, dopo due-tre anni perde di performance, c’è n’è sempre uno più performante, ridandolo indietro si trova sempre l’occasione giusta per risparmiare.
C’è chi si lega agli operatori telefonici e, alla scadenza del contratto, coglie l’occasione per rifarsi uno smartphone. C’è chi cambia spesso operatore e risparmia di sicuro, con qualche stress di troppo per stare appresso a questa o a quella promo imperdibile, ma conti alla mano, ne vale la pena.
A prescindere da quale sia la nostra strategia in termini di smartphone e al netto del piacere di avere un cellulare made in Android, piuttosto che un Melafonino (per togliersi il dubbio, in molti ne hanno due di smartphone) c’è un minimo comun denominatore che accomuna tutti: il suo buon utilizzo.
E in tema di buon utilizzo, la cura di una batteria è fondamentale, soprattutto per chi lavora fuori casa e molto spesso non ha una presa per ricaricare il suo cellulare. Apple, Samsung, Xiaomi, o chi più ne ha più ne metta, fa lo stesso.
In medio stat virtus
Il punto di partenza è che le batterie al litio, anche quelle più performanti, perdono gradualmente capacità, il che significa che è solo una questione di tempo prima che il dispositivo si scarichi con più frequenza, ma è qui che entra in gioco il modo in cui si ricarica la batterie, può fare la differenza.
Ad esempio, lasciare il dispositivo collegato a una fonte di energia è un’arma a doppio taglio: hai sì sempre il cellulare carico, ma così stressi oltremodo la batteria. I fattori chiave che influenzano il degrado di una batteria sono la temperatura, lo stato e la velocità di carica.
Quindi per sfruttare al massimo la durata la batteria al litio, l’obiettivo è rallentare la velocità con cui bruci attraverso i cosiddetti cicli di ricarica. Tradotto in pratica, sempre meglio non caricare il cellulare, finché non sei sceso al 20%. E ancora: niente aggiornamenti quando la batteria si sta per scaricare, mai far surriscaldare il cellulare. Un errore che si può pagare a caro prezzo è tenere sempre lo smartphone al 100%, oppure lasciarlo andare a zero: insomma, in medio stat virtus.