Entro la fine del 2023, Apple rilascerà la possibilità di utilizzare il servizio Personal Voice: riuscirà a rispondere con la nostra voce. Per simulare la nostra tonalità e il nostro timbro, il dispositivo avrà bisogno di una registrazione vocale di 15 minuti: il resto lo farà l’intelligenza artificiale. La scelta della società è stata fatta per andare incontro alle persone che portano qualche tipo di disabilità, ma crescono le preoccupazioni per i potenziali utilizzi.
Il mercato tecnologico vive di fiammate continue e più o meno improvvise che spingono l’innovazione a un gradino sempre più alto. Negli ultimi tempi ciò che ha fatto – e continua a fare – discutere è certamente la “scoperta” da parte del grande pubblico delle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Su questo tema sono aperti parecchi dibattiti, principalmente a causa dei pericoli che questo strumento può generare se lasciato libero e incontrollato.
D’altra parte, però, non bisogna essere insensibili al grande aiuto che l’IA ha dato all’umanità e a quello che, potenzialmente, potrà dare in futuro. Molte cose cambieranno, si creeranno nuovi lavori, e anche lo svolgere delle mansioni sarà totalmente diverso. Ciò si rifletterà anche sulla società, con ogni probabilità, che dovrà essere in grado di recepire le difficoltà di questa sfida. Apple, intanto, presenta alcune nuove funzionalità per i suoi dispositivi che sono davvero mozzafiato.
In vista del Global Accessibility Awareness Day, Apple ha deciso di annunciare una serie di novità molto interessanti. Ovviamente, lo scopo è quello di rendere più utilizzabile i propri dispositivi per coloro che presentano qualche disabilità. Sarà introdotta, per esempio, la funzione Point and Speak, che permetterà ai non vedenti o agli ipovedenti di poter sfruttare la lettura in tempo reale dei testi che si trovano in giro: basterà inquadrare le frasi con la camera del proprio iPhone o iPad. Un’altra introduzione però ha lasciato il grande pubblico di stucco.
Grazie a Personal Voice, infatti, d’ora in poi non saremo più costretti a parlare per far sentire la nostra voce a chi ci chiama. La funzionalità, studiata per coloro che hanno problemi nella comunicazione verbale, prevede infatti la registrazione di un audio di 15 minuti con la propria voce. L’intelligenza artificiale elabora il vocale e crea una riproduzione esatta della nostra voce, in modo che possa essere utilizzata per rispondere alle chiamate mentre noi digitiamo in forma testuale le frasi che vorremmo pronunciare.