La serie creata in esclusiva da Prime Video potrebbe riscontrare più problemi che mai a causa di uno sciopero degli sceneggiatori che hanno compromesso le riprese delle puntate della nuova stagione.
Nonostante l’assenza di alcune delle figure più rilevanti durante la realizzazione di un contenuto televisivo e cinematografico, Amazon ha dichiarato che il progetto arriverà ad una conclusione senza troppi problemi e sarà presto pronta per la pubblicazione.
Gli Anelli del Potere è una serie tv distribuita dal colosso dell’e-commerce Amazon, il quale da tempo fornisce agli spettatori di tutto il mondo contenuti visibili tramite l’abbonamento annuale al servizio Prime. Il catalogo di Amazon Prime Video vanta un numero molto alto di film, telefilm ed altri prodotti d’intrattenimento come cartoni e documentari, tanto da far diventare il servizio un degno concorrente di Netflix.
La serie TV legata al mondo de Il Signore degli Anelli prende spunto a pieno dalle vicende avvenute nel mondo creato da J. R. R. Tolkien, pubblicato nel 1955 dopo molti anni di lavorazione, e nella sua prima stagione andata in onda lo scorso anno ha cercato di creare una storia fresca che però non è stata particolarmente apprezzata dagli spettatori.
Gli eventi narrati nella serie si ambientano migliaia di anni prima di quanto raccontato nella storia principale, raccontando della creazione e della forgiatura degli Anelli del Potere, dell’ascesa di Sauron, delle alleanze tra Elfi e Uomini e della caduta del regno di Númenor.
A causa di uno sciopero degli sceneggiatori gli showrunner della serie, J.D. Payne e Patrick McKay non potranno partecipare alla fine delle riprese delle puntate della seconda stagione. Secondo i fan del mondo di Tolkien questo evento potrebbe addirittura portare ad un miglioramento della saga, vista per intero da meno del 40% degli spettatori americani.
Attualmente a supervisionare il lavoro sono presenti i produttori esecutivi Lindsey Weber, Charlotte Brändström, Sanaa Hamri e Louise Hooper, tuttavia Amazon ha rassicurato tutti in quanto alla fine delle riprese mancherebbero poco più di due settimane e quindi l’assenza degli sceneggiatori potrebbe non incidere in modo significativo nelle riprese.
Infine, Payne e McKay avevano già dato delle direttive ben precise agli altri esecutori del telefilm, i quali quindi non dovrebbero avere problemi a terminare le ultime scene esattamente come erano state precedentemente pensate prima dello sciopero.