Gas e Petrolio inutile spreco di soldi: la soluzione a portata di mano, sarà una rivoluzione per il mondo | Con questo sistema salveremo la Terra e taglieremo i costi
Con il Green Deal, l’Europa ha fissato l’obiettivo di azzerare completamente e emissioni di gas serra entro il 2050 e le pompe di calore sembrano essere quindi l’unica soluzione efficiente.
A dimostrare che questa alternativa sia nettamente migliore rispetto ai dispositivi che utilizzano gas e petrolio, ci ha pensato uno studio condotto da un team di scienziati di Oxford, i quali hanno esaminato con attenzione ogni variabile.
Secondo lo studio, il calore prodotto da quest’alternativa ancora poco conosciuta è nettamente superiore a quanto pensato in passato. Uno dei dubbi riguardo il loro utilizzo riguardava la scarsa resa nei periodi invernali soggetti a temperature più rigide, ora l’ipotesi sembra essere totalmente smentita.
Dopo gli studi condotti in Nord America, in Asia e in Europa, i ricercatori hanno scoperto che le pompe di calore erano due o tre volte più efficienti nel riscaldare case e uffici rispetto ai sistemi a olio e a gas, nonostante le temperature si assestassero anche a 10 gradi sotto lo zero.
Anche a -30°C infatti le pompe di calore hanno dimostrato di riuscire a rendere il doppio rispetto ai sistemi che presto verranno considerati antiquati e non più a norma di legge.
Pompe di calore, lo studio rivela dati essenziali per il futuro
I ricercatori di Oxford per il loro studio hanno utilizzato unicamente le pompe di calore ad aria, le quali vengono utilizzate sia per il riscaldamento che per il raffreddamento e in cui l’aria viene prelevata all’esterno per essere immessa nei locali interni.
Per Duncan Gibbs, consulente senior presso il Regulatory Assistance Project, queste pompe di calore ad aria possono essere installate con successo nella maggioranza dei paesi europei, in quanto grazie ad esse si potrebbe contribuire attivamente alla decarbonizzazione. Al fine di incentivarne l’acquisto, gli ufficiali europei stanno cercando di creare incentivi fiscali e altre misure per promuovere questa alternativa più green al riscaldamento che purtroppo è anche tre volte più costosa degli impianti tradizionali.
Nella ricerca, Gibbs ha anche aggiunto che: “Dato che la maggior parte dei paesi europei vive in inverni più miti con temperature minime superiori a -10°C, la nostra analisi suggerisce che le pompe di calore possono essere installate con successo in queste condizioni senza preoccupazioni per le prestazioni o la necessità di una capacità di riscaldamento di riserva. Questa ricerca rivela che non ci sono ragioni tecniche per cui le pompe di calore non possano essere ampiamente utilizzate in tutti i paesi europei”.