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Apple non sempre è parte attiva nelle denunce o nei tribunali: spesso può capitare di trovarsi anche accusati e quindi parte passiva, in senso lato, di una qualsiasi denuncia. Stavolta l’azienda di Cupertino si trova costretta a rispondere alla FTC, che ha citato in giudizio la Mela insieme con Google e il suo motore di ricerca in un’indagine che riguarda l’antitrust.
La FTC ha richiesto alla Apple di consegnare tutti i documenti che prevedono che Google venga utilizzato come motore di ricerca di default su tutti i sistemi che supportano iOS, quindi tutti gli iDevice, compresi gli iPad. L’indagine andrà a controllare la veridicità dell’accordo tra le due aziende, che spesso si sono trovate in combutta per gli apparecchi Samsung, sui quali è montato il sistema Android, di proprietà di Google, per violazione di brevetti. L’indagine da diversi mesi va avanti e vuole constatare la posizione dominante di Google nei motori di ricerca.
I documenti che saranno consegnati dall’azienda di Cupertino andranno a stabilire se esiste una sorta di cartello all’interno di tale mercato tra Google e gli altri colossi della tecnologia, quasi a voler smentire una possibile concorrenza sleale da parte del sistema americano.
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