Fisco ottiene via libera: da ora può ufficialmente mettere le mani nei nostri conti ed eseguire pignoramenti rapidi | Non puoi più difenderti
La manovra per il 2024 lancia modifiche per quanto riguarda il fisco: adesso per la lotta all’evasione ci sarà l’accesso diretto per pignoramenti più rapidi
È l’argomento caldo del momento: la manovra finanziaria per il 2024 è quasi conclusa, il Governo sta mettendo a punto la bozza e sorgono diversi malumori. Gli italiani erano già a conoscenza del fatto che sarebbe stato faticoso chiudere la legge di bilancio per il prossimo anno considerando il fatto che lo Stato ha un budget troppo limitato per riuscire a distribuire denaro in modo equo, sostenendo una crescita interna dopo i danni dell’innalzamento dell’inflazione.
Tra i punti, il Governo ha puntato sulla lotta all’evasione inserendo una nuova misura che permetterà un accesso diretto al fisco da parte dell’amministrazione delle finanze. Ciò significa che adesso i pignoramenti saranno anche più rapidi perché l’agente della riscossione avrà la possibilità di decidere se sia il caso di accedere direttamente al conto corrente del cittadino per verificare la disponibilità economica.
Nel caso in cui, attraverso i controlli dovessero emergere ‘crediti del debitore’, il fisco potrà in automatico far partire l’ordine di pagamento. Il digitale permette un controllo maggiore sul cittadino, essendo che anche grazie agli spid i nostri dati sono tutti nei tabulati.
Cosa si legge sulla bozza di legge per quanto riguarda i pignoramenti: il fisco e le novità sulla lotta all’evasione
In particolare, nel testo della bozza si legge: “Prima di procedere al pignoramento dei conti correnti rinvenienti dalla consultazione dell’archivio, l’agente può accedere, mediante collegamento telematico diretto, alle informazioni relative alle disponibilità giacenti sui predetti conti correnti”.
Questo significa che la manovra da parte dell’agente sarà ‘giustificata’ dalla legge, nonostante possa essere intesa un’invasione della propria privacy. A fronte della misura per i debiti non saldati, per i quali si cerca di risolvere con la riscossione, arriva poi anche lo stop alle compensazioni per quelli superiori ai 100mila euro. Spunta poi anche l’innalzamento dall’8% all’11% della ritenuta sui bonifici effettuati dalle imprese per fruire delle detrazioni per i bonus in edilizia.
Al momento la bozza è ancora in fase di discussione, ma saranno diversi i cambiamenti rispetto all’anno scorso: questo è il primo anno effettivo di governo Meloni, la sua linea influenzerà inevitabilmente le decisioni sulle finanze di Stato. È stato già annunciato il rialzo di diverse tasse, tra cui sigarette e tampon tax, ma non saranno le uniche modifiche, da questo momento fino a dicembre ci saranno le riunioni decisive del Consiglio.