La privacy sul web è un tema che ha trovato la sua rilevanza durante gli anni. Inizialmente infatti in pochi si domandavano cosa sarebbe accaduto dei propri dati e condividevano con più libertà ogni cosa.
Su Facebook ad esempio, tutti gli iscritti durante i primi anni di attività, hanno trovato un ambiente totalmente nuovo e stimolante, e sicuramente nessuno avrebbe pensato che ottenesse l’influenza che ha adesso, specialmente nel mercato.
Ciò che sembrava essere un semplice social per rimanere in contatto con i propri colleghi, parenti e amici, è divenuto un vero e e proprio business dal valore di miliardi di dollari. L’avanzamento tecnologico rapido e la lentezza della burocrazia ha poi fatto sì che molti punti cominciassero a collidere, tra cui compare anche la privacy.
Negli anni passati infatti Meta, la holding che comprende Facebook, Instagram e WhatsApp, ha raccolto una infinità di dati personali degli utenti e, visti i molti buchi legislativi, li ha utilizzati per generare quanto più profitto possibile, anche vendendoli alle aziende pubblicitarie.
La profilazione degli account è una tecnica divenuta sempre più difficile da effettuare, tanto che le nuove normative, soprattutto europee e americane, hanno molto spesso multato l’azienda per milioni di dollari.
Per ovviare alle problematiche, durante una delle ultime class action effettuata dagli utenti proprio su questo tema, Zuckerberg ha deciso di rimborsare l’incredibile somma di 725 milioni di dollari a tutte le persone coinvolte nella vendita dei dati personali a Cambrige Analytica e alle app di terze parti.
Secondo le stime degli ex dipendenti, gli utenti coinvolti sarebbero 87 milioni, i quali attraverso dei test e il semplice utilizzo dell’applicazione avrebbero fornito materiale personale a Facebook, venduto poi al fine di guadagnarci in pubblicità e accordi con le aziende pubblicitarie che son riuscite a fatturare una quantità incredibile di denaro grazie alla profilazione.
Per rimediare alla situazione, Facebook ha concesso uno dei risarcimenti più alti mai conosciuti nella storia della Terra. Le persone che potranno accedere ai circa 1000 dollari di rimborso sono generalmente quelli creati dal 24 Maggio 2007 al 22 Dicembre 2022, localizzati negli Stati Uniti. Le persone coinvolte possono accedere al portale apposito chiamato “Facebook User Privacy Settlement”, in cui è sufficiente inserire i propri dati al fine di ricevere il pagamento nel proprio metodo preferito.