Droni, stavolta è lo Stato a farne un uso sorprendente: siamo tutti sotto osservazione | Loro ci spiano
Le autostrade italiane hanno un nuovo tipo di operatore tecnologico: il programma Falco sta portando i droni a sorvolare la rete autostradale. L’obiettivo è quello di comprendere quanto il servizio possa essere utile per il controllo delle tratte e dei lavori in corso. La prima fase della sperimentazione ha avuto luogo lungo la A26 e la A10. Quest’estate la seconda fase del test.
Le innovazioni tecnologiche, di solito, portano a risultati impensabili in principio. L’esempio classico è quello dei Post-It, i famosi quadratini di carta colorata che si incollano come promemoria. L’obiettivo del loro creatore era quello di produrre una super colla per utilizzo spaziale, ma il suo fallimento è stata la fortuna di un’altra tipologia di prodotti. Anche se il caso non è proprio lo stesso, oggi stiamo assistendo a larghe applicazioni tecnologiche.
Uno degli strumenti che più incuriosiscono l’umanità sono i droni. Potenzialmente, questi robottini volanti avrebbero il taglio per condurre una serie infinita di attività. Si potrebbe consegnare pacchi e ordini direttamente a casa, fino ad arrivare alla possibilità di trasportare gruppi di persone anche su lunghe tratte. Per ora, però, siamo ancora in una fase in cui si sta cercando di comprendere come utilizzarli al meglio. Intanto, le autostrade italiane provano a sfruttarli per i loro fini.
Droni in autostrada: al via il programma Falco, ecco cosa faranno
Autostrade per l’Italia ha avuto l’idea di dare il via a un progetto, soprannominato programma Falco. Il nome ha il suo significato, visto che l’obiettivo della società è quello di impiegare alcuni droni per monitorare la situazione del traffico e dei lavori sulle tratte autostradali. Si è appena conclusa la prima fase della sperimentazione, durata 10 giorni, che ha visto i robot volanti scandagliare le tratte Voltri – Gravellona Toce sull’A26 e Genova – Savona sull’A10, ottenendo risultati interessanti.
Per ora i velivoli erano controllati da un operatore sul campo, ma la seconda fase del test che si terrà quest’estate prevede un controllo da remoto. L’utilizzo dei droni è fondamentale, poiché può aiutare a ricevere informazioni più precise riguardo alla viabilità e ai lavori in corso dei cantieri che si stanno sviluppando lungo la rete autostradale. Nei dieci giorni della prima fase, le videocamere dei droni hanno ripreso 60km di tratte, con un totale di 16 ore di volo. Quando il programma Falco verrà portato a termine, Autostrade per l’Italia deciderà se integrare questa tecnologia tra i suoi sistemi.