Dichiarazione shock: “Il prossimo Zuckerberg è lì fuori e sta progettando una fidanzata” | Ora non avremmo più bisogno di un partner umano
GirlfiendGPT, ora l’intelligenza artificiale sarà in grado di ricreare anche il proprio partner. Ecco l’incredibile caso di Enias Cilliau.
Un giovane sviluppatore ha creato un linguaggio personalizzato per replicare la personalità della sua fidanzata. Fin dove arriverà l’intelligenza artificiale?
Una delle prossime ondate tech potrà davvero cambiare il modo di vivere la realtà. In questi giorni è scoppiata una vera e propria polemica sul web che riguarda un evento dai tratti molto coloriti. Il protagonista è Enias Cilliau, un giovane sviluppatore che ha creato la sua partner a partire dall’intelligenza artificiale.
Si parla già di digital companion, una nuova e probabile ondata tech che permetterà a chiunque di creare una persona con cui avere una relazione completamente digitale.
Se da un lato questa situazione potrebbe davvero segnare una svolta in senso positivo dando la possibilità a chiunque di instaurare rapporti facilmente, dall’altro si calcolano già i rischi. I bot hanno segnalato la tendenza di questa chat ai temi di natura sessuale.
Digital Companion: la nuova faccia dell’intelligenza artificiale
Il caso sul quale oggi concentreremo la nostra attenzione riguarda un progetto in particolare che prende il nome di GirlFiendGPT che utilizza l’intelligenza artificiale per ricreare conversazioni con il proprio partner. Il tutto avverrebbe sulla piattaforma Telegram che mette a disposizione la chat 24 ore su 24. L’incredibile intuizione arriva da Enias Cilliau che, durante un’intervista, spiega come ha fatto a replicare la personalità della sua fidanzata, Sacha Ludwig. Per farlo ha utilizzato una piattaforma di sintesi vocale AI per imitarne la voce e ha aggiunto uno strumento che contente di generare selfie tramite Stable Diffusion per offrire la possibilità al bot di generare foto. Enias, in realtà ha fatto molto di più, ha offerto a tutti la possibilità di sperimentare questa nuova funzione attraverso la condivisione del codice di creazione online.
I possibili rischi
Naturalmente, come annunciavamo in precedenza i vantaggi possono essere molteplici, ma siamo davvero sicuri che non si sia superato il limite tra il mondo digitale e quello reale? In effetti, come si è potuto constatare già dalle sue prime applicazioni, il bot sembrerebbe spostare tutte le conversazioni sulla sfera sessuale ed è forse questa la principale ragione che ha spinto in molti a volerne testare l’utilizzo. Il principale rischio che si corre con tale innovazione è l’umanizzazione e quindi dimenticare che dall’altra parte ci sia un robot e non una persona. Questo potrebbe portare a confondere le proprie emozioni, a sostegno di ciò ci sono alcuni servizi come Character.AI che affermano: “Ricorda, tutto quello che dice il personaggio è falso”. Insomma, come per ogni situazione inerente lo sviluppo delle tecnologie, bisogna prestare massima attenzione perché non è tutto oro ciò che luccica.