Da SanPaolo a Isybank:la violazione è talmente grande che Bankitalia interviene | Attenzione ai conti correnti potrebbero mutare condizioni
Intesa San Paolo sposta i correntisti su Isybank, violazione da parte del circuito bancario: costretta a intervenire Bankitalia, l’operazione non è stata del tutto ‘pulita’, ha scatenato la furia dei correntisti
Caos su Intesa San Paolo, il circuito bancario l’ha fatta grossa questa volta e la manovra è diventata caso nazionale, ma vediamo di fare qualche passo indietro per capire quel che sta accadendo. Utenti infuriati sui social, sui forum e in generale sul web, i correntisti di Intesa San Paolo si sono trovati il conto spostato su un’altra banca, un iban diverso e l’impossibilità di recarsi in filiale: tutto questo con una sola comunicazione nell’app.
Qualche mese fa Intesa ha comunicato a più di 4 milioni di correntisti che tra pochi mesi avrebbero visto il loro conto migrare su Isybank, una nuova filiale interamente online che era entrata a far parte del gruppo. Niente più operazioni in filiale quindi, solo un conto online. A detta della banca, sarebbero migrati tutti i conti che non registravano appuntamenti in filiale da almeno un anno, in un certo senso un modo per alleggerire le filiali investendo molto più sul digitale.
La comunicazione è arrivata solo sull’app, ma senza neanche una notifica, motivo per cui la gran parte dei clienti non si era neanche accorta di averla ricevuta. Tutta la procedura non era stata neanche comunicata ai media nazionali, e questo ha fatto subito pensare che lo stratagemma di ‘finta’ comunicazione in app era il modo migliore per poter fare in silenzio quello che volevano senza finire oltre il limite del ‘fuorilegge’, in quanto loro si erano puliti la coscienza inoltrando l’avviso sull’app.
Migrazione Intesa San Paolo – Isybank, la manovra finisce in Parlamento: nessuno era stato informato, adesso parla Bankitalia
Alcuni clienti hanno anche chiamato le filiali per disdire la migrazione, ma le filiali, che anche loro non erano ferrate sul tema, avevano dichiarato che per rimanere in San Paolo si sarebbe dovuto acquistare un prodotto: polizze, investimenti etc… In realtà poi Bankitalia ha sottolineato ad Intesa che questa politica non era possibile, che il cliente, con contratto, aveva il pieno diritto di poter rifiutare.
Facendo infatti qualche ricerca su Tik Tok è possibile rendersi conto che alcuni clienti sono riusciti nel blocco del passaggio, ma sono comunque un numero limitato. Con il passaggio su Isybank, inoltre, è obbligatorio il cambio di iban, quindi ancora un altro disagio considerando che il cliente non ne ha mai fatto richiesta. Ma tutto questo è veramente legale?
Il trasferimento dei clienti ‘digitali’ di Intesa Sanpaolo alla banca online Isybank arriva anche nell’aula del Parlamento proprio dopo le infinite lamentele. Ad affrontarlo è il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che è intervenuto a un question time alla Camera in cui ha dichiarato che il ministero dell’economia non era proprio stato informato dell’iniziativa e ha quindi acquisito informazioni dalle autorità di vigilanza e da Bankitalia.
Cosa succederà adesso? Bankitalia rassicura i clienti Intesa ma la maggior parte ha intenzione di migrare altrove
Bankitalia aveva comunque chiesto a Intesa Sanpaolo di garantire nel corso del passaggio la comunicazione alla clientela e di consentire ai clienti non interessati al passaggio in Isybank di mantenere il rapporto con Intesa Sanpaolo per poi assicurare l’ordinato trasferimento dei rapporti: la banca ha dato rassicurazioni.
In realtà però non è proprio andata del tutto così, perché la comunicazione per quanto sia stata data, ha seguito un canale via app che nessun cliente segue: di fatto nessuno si è reso conto dell’effettivo passaggio se non quando l’app ha iniziato a smettere di funzionare tra il 13 e il 16 ottobre. La migrazione riguarda chi ha meno di 65 anni, non ha deposito titoli, non ha prestiti e non ha una giacenza di oltre 100mila euro. Bankitalia rassicura i clienti, ma il fatto rimane: la maggior parte della clientela si è sentita colpita alle spalle e adesso migrerà altrove.