Cryptovalute, crisi in Italia: ecco che stanno combinando in tutto il Paese ed a pagarne le conseguenze siamo tutti | Vantaggi solo a quei pochi che ne possiedono
I Bitcoin prendono sempre più spazio, ma nessuno prende in considerazione le conseguenze: l’impatto sul nostro Paese viene raccontato dai consumi energetici
Le cryptovalute sono le monete digitali esplose negli ultimi anni e utilizzate soprattutto per quanto riguarda gli investimenti nel multiverso. Aziende, imprenditori e investitori hanno spostato parte dei loro averi su quest’altro mercato non regolamentato da leggi. L’assenza di ordine porta le cryptovalute a poter essere incredibilmente redditizie e al tempo stesso fonte di banca rotta immediata.
Dopo il collasso della maggior parte delle monete e degli investimenti di coloro che ci avevano creduto, la più solida rimane invece il Bitcoin che continua ad essere un punto di riferimento per il multiverso. Investire in monete digitali rimane comunque un terno al lotto in quanto così come vanno up, potrebbero andare drasticamente in down in pochissimo tempo e se non si è esperti si potrebbe perdere tutto il capitale in men che non si dica.
Non è però questo il solo problema dei bitcoin. Di fondo, come si fa a produrre moneta? O meglio, così come gli euro, anche i bitcoin devono essere ‘creati’, e non essendoci la Zecca di Stato che stampa, il processo è completamente differente. I bitcoin vanno minati. Ciò significa che bisogna avere dispositivi super performanti capaci di sostenere ritmi impensabili per i pc con cui siamo soliti lavorare.
Come minare bitcoin e perché il mining sta creando un problema enorme ai nostri paesi: il alto oscuro delle cryptovalute
Si creano delle vere e proprie stanze dedicate alla generazione di Bitcoin, di solito nei luoghi in cui il costo della luce è più basso, dove poter installare diversi dispositivi che continueranno a minare ininterrottamente. Per la creazione delle monete c’è bisogno di un’immensa quantità di energia. Le stime infatti segnano che, in un anno, l’energia utilizzata per il mining equivale a più della metà dell’elettricità usata in Italia in un anno.
A misurare l’impatto del cosiddetto mining è lo studio realizzato da Kaveh Madani dell’Università delle Nazioni Unite e pubblicato sulla rivista Earth s Future. Le criptovalute hanno ormai assunto un ruolo importante nell’economia mondiale, ma il mining ha anche un grande impatto ambientale.
I dati riferiti al periodo 2020-2021 indicano che il mining dei Bitcoin ha consumato 173.42 Terawatt ore di elettricità (l’Italia ne consuma 295), se fosse una nazione sarebbe la 27esima al mondo. Un’impronta ambientale di emissioni di carbonio equivalente a 190 centrali elettriche a gas naturale: si scende in piazza per l’inquinamento ma nessuno parla del Bitcoin, probabilmente non c’è abbastanza informazione a riguardo.