Conto corrente: quanto puoi versare e prelevare in contante? Con i nuovi limiti, se sfori, subito multa e controlli approfonditi
Le leggi antiriciclaggio hanno stretto la morsa intorno ai versamenti e ai prelievi: ecco qual è il quadro. I nuovi limiti di legge servono per mettere in evidenza chi potrebbe comportarsi in maniera illegale. Superando i limiti si è soggetti a controlli per verificare che i soldi abbiano un’origine definita e uno scopo valido.
Tenere i soldi sotto il materasso non è mai stata una pratica ottimale per gestire le proprie riserve di denaro. I conti correnti stanno vivendo un quadro legislativo in continuo cambiamento, con leggi ad hoc per evitare frodi ed evasioni. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Da qualche anno a questa parte, le leggi dei vari governi si sono concentrate, almeno nelle intenzioni, nel limitare i danni dell’evasione fiscale. Uno dei principali strumenti presi di mira è stato il conto corrente. Negli anni si sono susseguite decisioni sempre più restrittive circa i limiti da imporre ai versamenti e ai prelievi di contante dal proprio conto.
Per quanto riguarda il tetto di contante, questo si traduce in un limite commerciale che è stato fissato a 4999,99€. La legge è valida dall’1 gennaio 2023 e ogni operazione che supera questo tetto deve essere effettuata tramite strumenti tracciabili come RID, assegni e bonifici. L’accusa nel caso in cui si superasse questa soglia è di evasione fiscale, o riciclaggio.
I limiti ai versamenti e ai prelievi diventano sempre più stringenti
Addirittura, nel caso in cui lo spostamento di denaro, che sia un prelievo o un versamento, supera i 10mila €, scatta automaticamente il Questionario di Avvenuta Verifica, e si dovrà dichiarare la provenienza e la finalità dello spostamento. Ciò non vale solo per le somme trasferite in maniera unitaria, ma anche, per esempio, nel caso in cui si effettuasse in maniera continuativa un trasferimento di 1000 € fino a una soglia di 10mila €.
Controlli più approfonditi, poi, si verificano quando si rileva che la verifica è falsa, quindi nel caso in cui si menta sull’origine o sulla destinazione della somma o delle somme di denaro. Il resto dei controlli, invece, avviene in maniera totalmente casuale. C’è da dire che in controlli, in generale, hanno un’incidenza molto contenuta. Nel 2021 si è verificato il numero più alto di verifiche, 100mila in totale. Ciò significa che solo 0,5% dei lavoratori viene messo sotto accertamento annualmente. Insomma, le modifiche negli ultimi anni sono state parecchie, ma prelievi e versamenti rimangono strumenti complicati quando si tratta di grandi cifre.