Confermata presenza aliena nella nostra galassia: la rivelazione shock tenuta nascosta per quasi 10 anni | Non siamo soli, è tutto vero
C’è vita oltre la terra? Negli ultimi giorni arriva una scoperta alquanto raccapricciante che confermerebbe presenza aliena.
Ad affermare tracce di civiltà aliena è il prof. Avi Loeb che ha condotto diverse spedizioni per accertarsi della presenza aliena sulla terra.
Non è la prima volta che ci si chiede se esistano o meno gli alieni. Proprio negli ultimi giorni il web si è riempito di notizie circa il ritrovamento di alcuni frammenti di astronave aliena. Secondo il prof. Avi Loeb che da anni dibatte su tali argomenti non ci sarebbero dubbi.
Nonostante alcune evidenze, restano ancora alcune incertezze che Loeb ha cercato di chiarire attraverso diverse spedizioni che ha condotto grazie alle quali sono stati trovati circa 50 oggetti sferici. Tali oggetti sono stati ritrovati in un’area di 10 chilometri quadrati sul fondo dell’Oceano Pacifico.
Andiamo ora ad analizzare nello specifico tutte le informazioni che si hanno in merito a tali frammenti di cui parlavamo prima.
Meteorite M1, molto più di un semplice meteorite
Le caratteristiche di questo corpo celeste sono molto particolari ed escono al di fuori della normalità. Parliamo di un meteorite molto veloce che esplose molto più in basso nell’atmosfera terrestre rispetto alla maggior parte delle meteore. Altra differenza era nel materiale, infatti questa particolare roccia è molto più resistente rispetto alle precedenti. Questi due indizi, da soli, non sono una conferma. Questo perché mancano i dati per confermare le ipotesi che questo corpo celeste sia di derivazione alinea. Al momento i dubbi sono ancora tanti.
I risultati delle spedizioni di Loeb
Secondo quanto affermato dal professore, ci si aspetterebbe davvero di aver trovato le prove scottanti della presenza aliena. Ma la realtà è ben diversa. Questo perché la forma perfettamente sferica non è da attribuire ad un prodotto artificiale ma può diventare così grazie ad un processo di sferificazione. Ovvero, sfere irregolari che entrano in acque incandescenti innescando tale processo. Insomma, questa non è la prima volta che si entra in contatto con materiale interstellare, per questo le tesi sostenute da Loeb non possono trovare particolari fondamenti e, soprattutto, non bastano per affermare con piena sicurezza la presenza aliena sulla terra.