Come installare file IPA su iPad con Cydia Impactor senza Jailbreak!
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I file IPA non sono morti. Qualche anno fa ne sentivamo parlare molto di più, anche perché il jailbreak era molto più diffuso di oggi, ma allo stato attuale delle cose, con il jailbreak di iOS 10 che tarda ad uscire, le soluzioni alternative per iPad ed iPhone stanno progressivamente diminuendo.
Eppure c’è un modo, ancora, per installare file IPA (che sono i file contenenti le app, per chi non lo sapesse) su iPad senza avere il jailbreak sul dispositivo, quindi anche con iOS 10. Lo si può fare grazie ad un programma creato da Saurik, il buon Jay Freeman creatore di Cydia, anche se con Cydia non c’entra nulla (a parte il nome).
Naturalmente, scordatevi i giochi gratis: le IPA durano solo una settimana, a meno che siano garantite da qualche sviluppatore come accade, ad esempio, per gli emulatori di console (in questo caso durano un anno). Quando l’app è scaduta, il processo di installazione va ripetuto da capo.
- La prima cosa da fare per installare un file IPA, che si può reperire su internet per l’app che ci interessa, su iPad, è quello di scaricare Cydia Impactor, disponibile sia per Windows che per Mac. Il programma si usa con iTunes aperto.
- Successivamente bisogna aprire il programma ed avere il file IPA già a disposizione; collegando l’iPad al computer via USB questo sarà riconosciuto, e sarà possibile installare il file IPA sul dispositivo semplicemente trascinandolo sulla finestra del programma.
- Ci verrà chiesto l’Apple ID e la password: questi dati vengono inviati solo ad iTunes, come garantiscono diversi hacker che hanno studiato il programma, ma se non vi fidate, beh… non potete procedere con l’installazione.
- A questo punto il file verrà installato, quindi dobbiamo entrare, da iPad, in Impostazioni, Generali, Certificati, per attivare il certificato di una settimana, se come nome del certificato compare il nostro nome, tipo nel mio caso “Valerio Guiggi” o un anno, se compare uno strano nome coreano, cinese o simile (se non attiviamo il certificato, se si prova ad aprire l’app quella si chiude).
Fatto questo, possiamo usare l’applicazione senza problemi, per il tempo concesso dal certificato; quando, aprendola, non riusciremo più a farla funzionare, poi, saremo costretti a ripetere il procedimento da capo.
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