Bill Gates continua a parlare, e a far parlare di sé: secondo lui Google e Amazon sono giganti che verranno distrutti dall’intelligenza artificiale. La previsione si basa sulla questione che l’IA potrebbe risparmiarci la ricerca diretta su queste piattaforme, svolgendo tutto il lavoro per noi. Chi vincerà dunque la corsa all’IA? Le indicazioni, implicite, del magnate sono due: sarà OpenAI o Microsoft.
Negli ultimi mesi la tematica che tiene banco all’interno di tutti i circoli innovativi e tecnologici è solo una. In realtà, l’argomento non è poi così nuovo: il riferimento è all’intelligenza artificiale. Gli esperti del settore, infatti, erano ben consapevoli del grado di avanzamento nei confronti di questo tipo di tecnologia. Il grande pubblico, invece, si è ritrovato enormemente spiazzato dall’incontro con ChatGPT.
Conversare con l’intelligenza artificiale di OpenAI è stata una vera e propria epifania. Le problematiche sono iniziate a fioccare fin da subito: le possibilità di creare e diffondere contenuti fake, come canzoni, foto, video, audio e testi, è aumentata a dismisura. Non solo: come cambierà la nostra società con l’ingresso di queste nuove tecnologie all’interno del tessuto produttivo? Per ora il grado di utilizzo dell’IA è di certo esteso, ma non radicato. In questo scenario, Bill Gates ha voluto dire la sua, per l’ennesima volta.
Il fondatore di Microsoft è ritenuto più o meno consapevolmente il padre della tecnologia che oggi utilizziamo quotidianamente. In un momento di caos totale come quello che stiamo affrontando sul fronte dell’IA, è normale che venga interpellato così spesso su queste tematiche. Lui, di certo, non si tira indietro e continua a diffondere opinioni e punti di vista interessanti. L’ultima sua dichiarazione, però, sta facendo parecchio discutere. Secondo lui, infatti, l’intelligenza artificiale decreterà la fine di alcuni giganti di Internet, come Google e Amazon.
Da questo punto di vista, si è già aperta una corsa per decretare quale azienda riuscirà a dominare il nuovo scenario: secondo Gates sarà Microsoft, oppure OpenAI. Il concetto si basa sull’utilizzo dei motori di ricerca. Lo sviluppo previsto di assistenti personali basati sull’IA eviterebbe totalmente l’interfacciamento diretto con i motori di ricerca da parte degli utenti. A dire il vero, risulta difficile pensare che realtà immense come Amazon e Google possano farsi cogliere impreparate, anche considerando le ingenti spese che le due hanno dedicato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei loro sistemi.