China GPT e lo sviluppo in gran segreto della sua AI: quello che già riesce a fare è spaventoso
ChatGPT di OpenAI è di sicuro una piccola grande rivoluzione nel mondo dell’intelligenza artificiale, c’è però un Paese in cui questa particolare tecnologia non è mai arrivata.
La Cina, come di consueto, non permette l’accesso a gran parte delle applicazioni e siti occidentali, ecco perché oltre a bloccare ChatGPT (come Facebook, Instagram, Youtube e tanti altri), ha deciso di creare un assistente virtuale originale.
Il nome della nuova intelligenza artificiale cinese è Tongyi Qianwen ed ha lo stesso funzionamento di ChatGPT, ovvero un chatbot in grado di basarsi sull’AI e sull’apprendimento automatico così da riuscire a fornire indicazioni e risposte che possano soddisfare ogni richiesta dell’utente umano che gli fornisce richieste ed indicazioni.
ChatGPT basa tutto il suo successo sull’enorme potenziale che ancora risulta essere parzialmente inesplorato ma che è stato sufficientemente apprezzato da Microsoft, che ha deciso di investire 10 miliardi di dollari in questa tecnologia così da poterla integrare nei propri servizi, tra cui Bing e dei futuri smartphone e computer dotati di intelligenza artificiale.
In Italia tale servizio è bloccato per il mancato rispetto di alcune norme sulla privacy e mentre per il Paese è stato creato PizzaGPT, in Cina un assistente virtuale simile risulta aver già superato lo stato di beta testing in quanto il lancio è stato programmato per lo scorso 11 Aprile.
Come funziona il nuovo chatbot cinese Tongyi Qianwen
Il corrispettivo di ChatGPT cinese si chiama Tongyi Qianwen ed è prodotto da Alibaba e sembra essere altamente funzionale soprattutto per le aziende, le quali potranno avere il supporto dell’AI anche nel pacchetto equivalente a Microsoft Office, chiamato DingTalk. Qui le aziende potranno infatti fare richieste ben specifiche e lasciare che Tongyi Qianwen risolva tutti i problemi in qualche istante.
Durante la fase di beta testing il funzionamento era solo su invito, ciò vuol dire che solo una piccola parte delle persone aveva accesso al pacchetto completo di funzioni, l’11 Aprile però il servizio è stato reso disponibile su larga scala, insieme ad una suite sempre destinata al sostegno delle aziende.
Poiché tale tecnologia ha allarmato il Governo, recentemente è stata presentata una bozza con la quale si potranno porre dei limiti in grado di gestire l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, obbligando inoltre le aziende a fornire un alto livello di sicurezza prima di pubblicare prodotti e servizi dotati di AI al pubblico.