Con il blocco italiano di ChatGPT sempre più persone si stanno impegnando per cercare un valido alternativo che non contenga gli stessi difetti del famoso chatbot di OpenAI.
L’azienda sta attualmente cercando di dialogare con il Garante della Privacy per trovare un accordo e tornare ad essere operativo in Italia, purtroppo però non si conosce la vera durata di questo blocco, che potrebbe rimanere attivo ancora per settimane o mesi.
Anche se ChatGPT non è disponibile da appena Sabato scorso, sul web stanno impazzando copie più o meno funzionanti, tra queste è impossibile non nominare PizzaGPT, un chatbot improntato sulle tecnologie utilizzate da OpenAI e che risulta essere al 100% italiano.
Pea creazione di PizzaGPT è necessario ringraziare l’autore, un italiano all’estero che, avendo accesso a ChatGPT, è riuscito a sviluppare il clone in appena due ore di lavoro. Il processo, come spiegato dallo stesso autore, ha portato alla creazione di bug più o meno evidenti, causati proprio dalla velocità con cui è stato elaborato il sito, tuttavia è possibile sostenere il lavoro svolto offrendo l’equivalente di una pizza direttamente dal sito ufficiale.
Per PizzaGPT sono stati utilizzati Nuxt 3, Tailwind e DaisyUI, oltre all’API turbo-3.5 model, lo stesso di OpenAI, l’azienda a capo di ChatGPT. Il ragazzo italiano non ha parlato di progetti futuri ma la sezione delle donazioni fa molto ben sperare in nuovi miglioramenti e sviluppi.
Come tutte le intelligenze artificiali, anche PizzaGPT non deve essere preso come uno strumento completo e totalmente affidabile, basti pensare che alla domanda “Chi ti ha creato?” il bot risponde con sicurezza che sia stato creato da OpenAI, azienda di intelligenza artificiale con sede negli Stati Uniti, non riconoscendo assolutamente alcuna correlazione con il ragazzo italiano.
Teoricamente PizzaGPT dovrebbe funzionare come la versione base di ChatGPT, l’unica differenza è che non prende alcun dato degli utenti. Il suo obiettivo, come scrive lui stesso, è quello di aiutare l’utente come assistente virtuale capace di: “organizzare appuntamenti, creare promemoria o sveglie, organizzare un elenco della spesa, inviare e-mail e messaggi, fare ricerche su internet ed eseguire attività di routine per semplificare la vita quotidiana”.
Gli aiuti forniti da PizzaGPT sono parecchi e si possono tranquillamente passare ore ed ore a sperimentare ciò che ha da dire, c’è però da prestare molta attenzione a cosa si chiede, basta infatti una formulazione sbagliata della domanda per vanificare tutte le sue funzionalità.