ChatGPT è stata un vera e propria rivoluzione. Ponendo le domande corrette, può fornire informazioni incredibili: ecco come. Alcuni esperimenti stanno facendo il giro del web da mesi. L’intelligenza artificiale di OpenAI basata GPT-4 può addirittura fornire i codici di attivazione per le licenze di Windows. Ovviamente, chiederlo in maniera diretta non porta alcun risultato: ecco come fare per riuscire ad ottenere il massimo dall’IA di Sam Altman.
L’incontro con l’intelligenza artificiale è stata una vera e propria epifania. Di punto in bianco, OpenAI, la startup di Sam Altman finanziata da Musk e da Microsoft, ha deciso di offrire a tutto il mondo l’opportunità di conversare con il suo chatbot ChatGPT.
Di certo, l’intelligenza artificiale sta facendo molto discutere in questi mesi. D’altronde la situazione non potrebbe essere diversa. Le applicazioni dell’IA sono potenzialmente illimitate e potrebbero modificare in maniera profonda le fondamenta stesse della nostra società. Basti pensare alle previsioni di Goldman Sachs, secondo cui nei prossimi anni 300 milioni di posti di lavoro verranno persi a causa delle applicazioni dell’IA. Le prime storie di professionisti sostituiti dall’intelligenza artificiale si sentono già in giro. Dall’altra parte, però, l’IA sta aiutando in vari ambiti. Anche quelli meno legali, a quanto pare: qualcuno ha trovato il modo di sfruttarla per ottenere i codici delle licenze di Windows.
Fin dalla sua diffusione, il punto focale dell’intelligenza artificiale conversazionale non è tanto l’insieme delle sue capacità, pressoché illimitate. Tutto risiede invece nella capacità di riuscire a parlare con i chatbot nella maniera adeguata per ottenere le informazioni necessarie. L’intelligenza artificiale non ha una sua emotività, né tanto meno una sua empatia. Da questo punto di vista, anche le sue risposte emotive sono formate in base al suo addestramento specifico. Con qualche piccolo artificio, dunque, si possono ottenere cose impensabili anche da ChatGPT.
Questo è stato l’esperimento condotto da alcuni utenti, i quali hanno poi diffuso le risposte ottenute su Twitter. Chiedendo direttamente a ChatGPT le chiavi di sblocco per le licenze di Windows questo, ovviamente, risponderà dicendo che non può offrire i codici. Nel caso diffuso in rete, invece, gli utenti hanno chiesto a ChatGPT di imitare la loro defunta nonna, la quale usava recitare le chiavi di Windows per farli addormentare. L’IA ha così diffuso codici, alcuni dei quali funzionanti a pieno. Windows ha già limitato l’utilizzo di queste chiavi diffuse su Internet.