Cassazione, finalmente la pronuncia: se ti hanno occupato casa o una proprietà ora puoi recuperarla subito | Riprenditela in questo modo e fai subito
Occupazione abusiva: quali sono i casi in cui il proprietario può essere risarcito? La Corte di cassazione parla chiaro, ecco la risposta.
Nel caso in cui si verifichi l’occupazione abusiva di un immobile, il proprietario non dovrà fornire alcuna prova ai fini del risarcimento.
Oggi parleremo di un argomento abbastanza spigoloso di cui non sempre si riesce a dare una risposta ben precisa. Parliamo in particolare dell’occupazione abusiva di un’immobile.
Proprio negli ultimi mesi, il Governo ha approvato un Pacchetto Sicurezza con il quale sono stati introdotti nuovi reati e nuove regolamentazioni per punire chi occupa abusivamente l’abitazione altrui.
Una delle domande che più vengono poste riguardano la posizione del proprietario di un immobile nei confronti dell’occupazione abusiva. In che modo questi può tutelare se stesso? Scopriamolo insieme.
Immobile occupato abusivamente: come comportarsi
Ad esprimersi in merito a tale argomento è la Cassazione che afferma che per arrivare al risarcimento dei danni, il proprietario non deve mostrare alcuna prova o documento. Infatti, la Corte d’Appello ha sempre negato le pretese del proprietario, soprattutto nel caso in cui si verificassero importanti conseguenze dovute a particolari comportamenti abusivi da parte degli inquilini di un’abitazione. La sentenza definitiva in tale situazione è la n. 30984 del 7 novembre 2023.
I doveri del proprietario dell’abitazione
Come affermato a più riprese precedentemente, nel caso di occupazione abusiva dell’immobile, il proprietario non è tenuto in alcun modo a fornire la prova del danno. Il proprietario stesso può quindi manifestare disinteresse nei confronti dell’immobile. Tale orientamento giurisprudenziale risulta davvero significativo dal momento in cui rappresenta una vera e propria svolta in questo campo. Inoltre, volendo aggiungere un ulteriore tassello a favore del proprietario dell’immobile, potremmo dire che il diritto di proprietà su di un bene può essere diretto e indiretto e, come esprime la legge in materia “in mancanza di una fondata contestazione da parte del convenuto in merito all’esistenza del danno stesso, la pretesa risarcitoria del proprietario deve pertanto essere accolta”.