Caricabatterie universale: entra in vigore in Europa per una nuova impronta ecologica ed economica | Cosa cambia per noi Italiani?
L’UE pensa ad un caricabatterie unico universale per trovare soluzioni vantaggiose per i consumatori e anche per l’ambiente.
Un’unica porta USB-C comune a tutti i modelli di smartphone, è questa la proposta avanzata dalla commissione. Quando verrà attuata tale decisione? Scopriamolo insieme.
Un caricabatterie che vada bene per qualsiasi modello di smartphone, è questo il primo obiettivo che i membri dell’Unione Europea sperano di raggiungere quest’anno. Si tratta di un prodotto universale che potrebbe riservare particolari vantaggi.
Da un lato sicuro la comodità dei consumatori che possono finalmente utilizzare il medesimo caricabatterie per qualsiasi modello di cellulare presente in casa e, dall’altra parte un’impronta ecologica. Tali soluzioni, infatti, potrebbero essere più rispettose nei confronti dell’ecosistema.
Ad esporre il bisogno di un caricabatterie unico universale è la Direttiva sulle apparecchiature radio 2014/53/UE. Il carattere principale di tale direttiva è la presenza di un caricatore con porta USB-C comune per tutti i dispositivi.
Caricabatterie universale, la proposta della commissione
Nelle ultime settimane la Commissione europea si è riunita più volte per parlare proprio di tale argomento. Lo scopo principale è proprio quello di promuovere nuove soluzioni che possano essere ben accolte da tutti i cittadini. Avere a disposizione un unico caricatore è di fondamentale importanza e questo perché non importa più che modello di smartphone si ha a propria disposizione, l’azienda di produzione o le altre sue caratteristiche, la porta di ricarica sarà sempre la stessa e potrà essere utilizzata da tutti i dispositivi indipendentemente. Tuttavia, se tale decisione può esser vista come un incredibile passo in avanti, ci sono alcuni fattori da considerare.
Nuovi packaging degli smartphone: ecco cosa conterranno
Come affermato in precedenza, da un lato avere un unico caricatore che sia universale e quindi utilizzabile per tutti gli smartphone è davvero un’idea geniale. Sfortunatamente, tale scelta ha una serie di conseguenze che andrebbero valutate. Una fra queste (la più importante) riguarda la totale assenza del caricabatterie nel packaging del cellulare. Il motivo che si cela dietro questa decisione potrebbe, però, essere più che comprensibile. Da un lato questa decisione permetterebbe di risparmiare risorse e rifiuti per una quantità totale stimata di circa 980 tonnellate all’anno, dall’altro tale decisione eviterà la presenza di caricabatterie superflui inutilizzati. In fin dei conti una decisione da pensare attentamente, ma se ciò venisse accettato, significa che con un unico caricatore, l’utente potrebbe provvedere alla carica di:
- smartphone;
- tablet;
- auricolari bluetooth;
- fotocamere digitali;
- console per videogiochi;
- tastiere;
- mouse;
- laptop (a partire dal 2026).