Canone RAI: pensavamo fosse finita ed invece ritorna la tassa più detestata d’Italia | Ecco i nuovi importi annuali e quando dovremo pagare
Torna ancora una volta il Canone Rai, decisione definitiva sulla tassa, non verrà eliminata ma verrà pagata anche per il 2024 con un nuovo metodo: cosa ha deciso il Governo con la manovra
Facendo qualche passo a ritroso, si è tornati a parlare del canone Rai per via dell’impropria posizione sulla bolletta della luce (lamentele anche da parte dell’Europa sulla questione). Il fatto che la tassa venisse detratta automaticamente insieme alle spese dell’energia elettrica è stato visto in parte come un raggiro del cliente da parte dell’Europa e quindi il Governo, messo sull’attenti anche su questo punto, ha deciso di inserirlo tra i cambiamenti della manovra economica.
Ad oggi il Canone Rai è una delle tasse considerate più insensate considerando che i dispositivi tv sono stati sostituiti con il digitale, e che la maggior parte delle persone utilizza la tv per guardare piattaforme streaming, non la Rai (a parte qualche picco di audience in prima serata). Prendendo in considerazione tutto ciò, costo più basso per il canone Rai a partire dal 2024: questa la prima proposta.
Eppure c’è da fare qualche specifica prima di credere alle parole arrivate dalle dichiarazioni dall’alto, perché non è andata proprio così. In un primo momento si era pensato di eliminare il canone dalla bolletta, legando il pagamento al possesso di un dispositivo cellulare (con una soglia massima a famiglia, nel caso ci fossero molti componenti).
Cosa sta cambiando sul Canone Rai e quali saranno le novità per il 2024, la finta mossa del Governo
Il ministro Giorgetti aveva affermato che c’erano “una pluralità di ipotesi di riforma allo studio”. L’idea del legame con l’utenza telefonica sarebbe stato giustificato dal fatto che sempre più persone si connettono su Rai play per essere svincolati dalla diretta tv. Quello che veniva previsto nella bozza del ddl leghista era: “Una progressiva riduzione dell’importo del canone Rai, con un taglio a cadenza annuale del 20 per cento, fino al suo totale azzeramento” con un focus sul servizio della promozione culturale esente da spot pubblicitari.
Un percorso che avrebbe dovuto portare entro 5 anni all’abolizione del canone, questa l’idea di Salvini. Adesso la decisione presa è stata ben diversa: il prezzo passerà da 90 a 70 euro l’anno, o meglio, così ci hanno voluto far credere, perché si tratta di un’imprecisione. Un quarto verrà tolto dal pagamento in bolletta ma verrà detratto dalle tasse: l’entrata alla Rai è la stessa, i soldi che le daremo noi cittadini saranno sempre gli stessi, solo che dalla bolletta invece che 90 euro ne verranno tolti 70. Insomma, la verità è che non è cambiato niente rispetto alla situazione precedente: né si sono fatte manovre per tirare fuori il pagamento dalla bolletta, né si sono viste reali diminuzioni.