Caldaie a Gas addio, UE fa strage in Italia: dal prossimo inverno cambia tutto, sarà una emorragia di denaro per italiani
A partire dal 27 Aprile la Commissione Europea potrebbe decidere le sorti delle famiglie italiane che molto probabilmente dovranno affrontare nuove spese per le proprie case.
Il riscaldamento domestico è stato negli ultimi mesi al centro dell’attenzione di tutti, sia per i costi dell’energia, che sono aumentati esponenzialmente, sia per la quantità di inquinamento prodotto dalle caldaie alimentate a gas naturale.
L’Europa ha da tempo avviato un processo di innovazione che porterà i paesi dell’Unione ad abbattere l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, avvicinandosi ad un approccio molto più green e sostenibile. Tra i vari progetti presentati nel piano RePower Eu rientrano però molte sorprese che non piaceranno affatto alle popolazioni che si trovano attualmente a vivere in critiche condizioni economiche.
Oltre allo stop alla produzione delle auto alimentate a carburante di origine fossile entro il 2035 già ampiamente criticata da diverse Nazioni, compresa l’Italia, la Commissione ha previsto anche un blocco alle caldaie a gas, le quali non potranno più essere installate o prodotte a partire dal 1° Settembre 2029.
Questa decisione è stata presa per limitare l’inquinamento atmosferico e soprattutto per evitare che l’intera Europa dipenda dalle fonti di energia estere come ad esempio il gas russo che, a partire dai primi mesi della guerra tra Russia e Ucraina, è arrivato in Europa in minime quantità, mettendo in serio pericolo le famiglie che hanno dovuto trovare soluzioni alternative e, possibilmente, meno costose.
Blocco alle caldaie a gas, cosa cambierà d’ora in poi
Il testo definitivo del divieto verrà pubblicato solo nel 2024 tuttavia i limiti imposti dall’Europa sembrano essere piuttosto stringenti, non ammettendo più l’esistenza di caldaie inefficienti e alimentate a combustibile fossile le quali subiranno anche un declassamento che ne abbasserà ulteriormente la classe energetica.
Esisteranno ben poche alternative per le famiglie che dovranno acquistare o sostituire una caldaia nella propria abitazione, con l’abolizione delle caldaie a gas infatti si potrà puntare unicamente sui sistemi ibridi alimentati con almeno il 65% di idrogeno e con il 50% di biometano, due carburanti decisamente più green del gas.
Uno degli obiettivi dell’Europa è quello di raddoppiare la diffusione delle pompe di calore in tutte le nazioni le quali saranno libere di fornire incentivi ai richiedenti interessati, tuttavia per le associazioni del settore (come Prozigas, Assogasliquidi, Assotermica, Federcostruzioni, Anche e Applia Italia) il divieto: “produrrà ricadute sulla competitività dell’industria, sulla sostenibilità economica e sociale per le famiglie, sulla stabilità e sulla resilienza del sistema energetico”.