E’ stato da poco pubblicato sul sito Business Insider un articolo riguardante il design dei nuovi iMac, già disponibili per la vendita in Italia. Il design è stato giudicato “un errore” a causa della riduzione di spessore sui bordi della scocca rispetto ai modelli della generazione precedente.
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L’articolo è nato come riflessione personale dopo aver letto la recensione del nuovo iMac da 21.5 pollici pubblicata sull’autorevole sito web Ars Technica. Lo stesso recensore ha sottolineato come la riduzione di peso e di spessore non ha portato dei vantaggi tangibili all’utente, in quanto l’iMac non è un computer portatile, bensì un computer all-in-one che deve stare fermo sulla scrivania di casa o dell’ufficio.
Il redattore Cunningam ha fatto sapere come la parte frontale del nuovo iMac sia praticamente identica ai modelli passati, pertanto ridurre così tanto lo spessore ai lato è stato inutile, anche perchè come risultato abbiamo una scocca posteriore molto bombata che non risparmia affatto spazio.
Ci sono vantaggi nel ridurre lo spessore di un notebook, ma lo stesso non si può dire di un computer fisso. E visto che la magia non esiste, nonostante Apple dica continuamente “it’s magic“, bisogna sempre scendere a certi compromessi. E’ stato ridotto lo spessore, ma sono diminuite anche le prestazioni. Un esempio? I modelli precedenti da 21.5 pollici avevano un hard-disk da 7200 giri/min, mentre adesso ne è stato inserito uno da 5400 giri/min. Un bel passo indietro.
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