Bonus €150: a Settembre è il momento di richiederlo (con pochi click) e ricevere l’accredito mensilmente da parte dello Stato | Piccolo aiuto ma sicuro e garantito

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Chi riceverà il bonus a Settembre – www.iPaddisti.it

A causa della crisi economica che ha colpito l’Italia durante gli scorsi anni, a seguito della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina, il Governo ha deciso di stanziare diversi milioni per la creazione di bonus.

Questi sussidi sono stati richiesti da una buona fetta di cittadini italiani in difficoltà, compresi i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, gli autonomi, i ricercatori, i beneficiari di Reddito di Cittadinanza e i disoccupati.

Nel decreto legislativo Aiuti Ter era presente un supporto da 150 euro per contrastare l’inflazione, stanziati una tantum, che poteva essere richiesto dai beneficiari solamente entro Gennaio 2023. Nonostante siano passati ormai più di 9 mesi però, in molti devono ancora ricevere la somma nei conti correnti indicati in fase di richiesta.

Questo slittamento delle date è avvenuto a causa della mole incredibilmente alta di controlli che l’INPS ha dovuto svolgere al fine di evitare che le risorse dello Stato venissero destinati erroneamente a chi già aveva goduto del bonus o a chi non ne ha mai avuto diritto.

Gran parte delle richieste è stata già evasa durante i mesi passati, tuttavia esistono ancora alcune minoranze che sono attualmente in attesa dei 150 euro.

Chi riceverà il bonus da 150 euro a Settembre

Ricordando che per rientrare nel bonus bisognava rimanere al di sotto del tetto di reddito di 20mila euro annui, a Settembre dovrebbero ricevere il sostegno economico i titolari di indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, in mobilità ordinaria o in deroga del mese di Novembre 2022, i beneficiari delle indennità COVID-19 e i titolari di indennità di disoccupazione agricola nel 2022.

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Bonus 150 euro – www.iPaddisti.it

Oltre a loro riceveranno il beneficio anche i lavoratori stagionali, gli assegnisti e dottorandi, i lavoratori dello spettacolo, le partite IVA, i co.co.co e i lavoratori autonomi occasionali e venditori porta a porta che hanno già beneficiato del bonus da 200 che aveva un tetto massimo di reddito pari a 35mila euro annui.

L’INPS ha chiarito nei mesi precedenti che: “un processo così articolato, strutturato per step, non è di semplice gestione e il suo perfezionamento è soggetto a continuo monitoraggio da parte del personale Inps. A dispetto delle possibili insidie, e delle criticità legate ai tempi di reazione imposti dal contesto esterno, l’Istituto è riuscito a realizzare la mission assegnata in tempi estremamente contenuti, risolvendo anche le possibili difficoltà legate alla eccezionalità di alcune situazioni”.