Luglio è alle porte e come ogni anno le temperature crescono a dismisura in ogni angolo d’Italia. Per trovare un po’ di sollievo si possono installare nuovi ed efficienti impianti di condizionamento.
I condizionatori possono avere un costo molto importante, soprattutto se si vive in una casa con più stanze che necessitano di aria fresca in vari momenti della giornata. Per risparmiare sulla spesa si può richiedere il nuovo Bonus Condizionatori, ecco come ottenerlo.
Il bonus condizionatori è un’agevolazione fiscale attivata dal Governo per alleggerire i costi di acquisto e della sostituzione o della nuova installazione.
L’obiettivo di questo bonus però non si limita a far risparmiare i beneficiari, infatti grazie a questi dispositivi si può salvaguardare l’ambiente. La possibilità di usarli anche in inverno per riscaldare gli ambienti permette alle persone di evitare carburanti inquinanti e costosi come il gas naturale.
Secondo le disposizioni di Legge, il bonus in questione può essere goduto in 3 modi:
Per poter beneficiare dei vantaggi previsti dal Bonus Condizionatori si possono sostituire i vecchi condizionatori con modelli più nuovi o efficienti, di classe A o superiore. Nel caso in cui la classe del condizionatore scelto apporti ad un miglioramento dell’efficienza, spetterà il 65% sul costo dell’elettrodomestico e sui lavori di installazione.
Nel testo di Legge del 2023 però non risulta essere obbligatorio sostituire un vecchio modello, infatti il Bonus spetta anche a chi ne installa uno nuovo, tuttavia in questo caso bisogna rispettare parametri ben precisi. Più nello specifico per poter richiedere l’agevolazione bisognerà integrare l’installazione del condizionatore in un progetto più ampio di ristrutturazione per l’immobile.
Per richiedere il Bonus è necessario inviare, entro 90 giorni dall’installazione, una comunicazione all’ENEA in cui si specifica la classe energetica del condizionatore e la potenza elettrica consumata dall’impianto. Nel caso in cui si scelga lo sconto in fattura bisognerà anche compilare tutta la documentazione necessaria, come ad esempio la formula da inserire nella causale del bonifico, i codici fiscali, il numero di partita iva del negozio ed il numero di fattura.