Attenzione al suo uso: il Governo ci avverte su quali pericoli comporta per noi e la nostra famiglia | Eppure la usiamo ogni giorno
Alluminio: siamo proprio sicuri di utilizzarlo nel giusto modo? Alcuni suoi usi potrebbero essere deleteri per la salute.
In questo articolo scopriremo come utilizzare correttamente l’alluminio per conservare gli alimenti.
Presente nella maggior parte delle cucine, l’alluminio è uno dei materiali più utilizzati di sempre. Utile per la realizzazione di imballaggi e recipienti che entrano in contatto con alimenti.
Ad oggi sono numerosi gli utilizzi che si hanno di tale materiale: recipienti, pentole, film per imballaggio, vaschette monouso, caffettiere e tanto altro. Sfortunatamente, non tutti sanno che l’alluminio potrebbe rilasciare particolari materiali, contaminando così il cibo.
Chi è maggiormente vulnerabile al contatto con questi materiali? Quali conseguenze potrebbero riportare? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.
Le disposizioni in merito all’utilizzo dell’alluminio
E’ il decreto ministeriale del 18 aprile 2007, n.76 a regolare la disciplina igienica dei materiali e, soprattutto, degli oggetti in alluminio che entrano in contatto con gli alimenti. Secondo tale decreto, tutti i contenitori in alluminio dovrebbero riportare nell’etichetta particolari istruzioni che informano circa l’utilizzo e la destinazione del materiale. Le etichette si distinguono in:
- prodotto non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati;
- prodotto destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate;
- prodotto destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore;
- prodotto destinato al contatto per tempi superiori alle 24 ore a temperatura ambiente solo per determinati alimenti come cacao e cioccolato, caffè, spezie, zucchero, cereali, pasta, legumi secchi, frutta secca, prodotti della confetteria.
Come si è potuto notare, ogni materiale ha la sua destinazione e questo consente di evitare la contaminazione del cibo che potrebbe essere considerata deleteria soprattutto per gli anziani, bambini con età inferiore ai 3 anni, soggetti con malattie renali e donne in gravidanza.
La contaminazione da alluminio
Quando precisamente il cibo può essere contaminato dall’alluminio? Per rispondere a tale domanda ci concentreremo sulle parole del Vice Ministro Sileri il quale ritiene doveroso precisare quando un alimento è da considerarsi dannoso dopo il contatto con l’alluminio. Se si parla di un semplice panino farcito, ad esempio, è probabile che una piccola parte della farcitura possa entrare in contatto con le pareti d’alluminio e subire una piccola contaminazione che, di per sé, non è da considerare deleteria per la salute. Al contrario, quando si parla di panini d’asporto caldi e umidi con condimento o salse esterne, l’alimento non è più da considerare come secco e quindi potrebbe verificarsi una maggiore contaminazione da alluminio. Il nostro consiglio è quello di osservare tutto ciò che viene riportato nell’etichetta che, per legge, deve essere presente su ogni imballaggio costituito in alluminio.